Bisogna che il Figlio dell’uomo sia innalzato, affinché chiunque crede in lui abbia vita eterna.
Bisogna
che nasciate di nuovo.
Giovanni 3:14-15, 7
Bisogna!
Quand’era sulla terra, in diverse occasioni Gesù ha spiegato che le Sue
sofferenze e la Sua morte erano indispensabili. Dio è santo; il peccato che
contamina tutta l’umanità è insopportabile ai Suoi occhi e costituisce un
ostacolo insormontabile fra Lui e gli uomini. Ma Egli è anche amore e non vuole
distruggere la Sua creatura; anzi, vuole condurla alla gloria. È per questo che
Gesù Cristo è venuto sulla terra. Il solo modo per conciliare le esigenze
dell’amore e della santità di Dio era che Gesù Cristo, l’unico giusto, subisse
il castigo che noi, ingiusti, meritavamo (1 Pietro 3:18). Questa necessità è
sempre stata presente in Lui durante la Sua vita terrena. Per questo non ha mai
cercato di sfuggire alle sofferenze e alla morte; condotto dal Suo amore
instancabile, è andato diritto alla croce. E là, una volta per tutte, ha
regolato la questione dei nostri peccati, in quelle ore di tenebre in cui Dio “ha fatto
ricadere su di lui l’iniquità di noi tutti” (Isaia 53:6).
Ora c’è
un’altra necessità: per beneficiare del sacrificio di Gesù, occorre che
ciascuno creda in Lui e Lo accetti come Salvatore personale. Nessuno può essere salvato senza la fede.
Non si tratta di un’adesione intellettuale, ma di completa fiducia nell’amore
di Dio e nella salvezza che Egli offre. Chi fa questo passo sperimenta una
“nuova nascita” e inizia una vita completamente nuova.