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lunedì 22 marzo 2021

22 marzo - Le parole di Gesù (parte 2/2)

 Alcuni dicevano: “È un uomo per bene!”. Altri dicevano: “No, anzi, svia la gente!”

Giovanni 7:12

 

Egli disse loro: “E voi, chi dite che io sia?”. Simon Pietro rispose: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”.

Matteo 16:15-16

 

2. Quale sarà la mia risposta alle parole di Gesù?

 

Le parole di Gesù portavano inevitabilmente gli uditori ad assumere una posizione. O come quella dei discepoli che accettavano che la Sua autorità venisse da Dio, oppure come quella di quasi tutti i capi religiosi che si opponevano accanitamente. Non è molto diverso oggi, perché non si può rimanere neutrali davanti alle parole di Gesù. Chi cerca la neutralità, nel proprio cuore ha già respinto Gesù.

Credere in Lui o respingerlo, questa è la scelta posta davanti a ciascuno di noi; i due concetti sono evidentemente incompatibili. È molto facile pensare che Gesù fosse solo un riformatore morale, un maestro di pensiero. Il Signore era ed è molto più di questo. Egli è la sola speranza per l’uomo. Con la Sua morte e la Sua risurrezione ha dato a ciascuno la possibilità di essere riconciliato con Dio e trovare un posto nella famiglia di quelli che, come lui, hanno creduto al Signore. Gesù chiama ciascuno di noi, qualunque sia la nostra nazionalità e il rango sociale. Non ci chiede di sottoscrivere un sistema dottrinale particolare, ma ci chiede di andare a Lui con fiducia e con cuore sincero.

Chi crede in Lui può essere deriso e osteggiato esattamente come nei tempi passati. “Stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita”, diceva il Signore (Matteo 7:14). Ma chi passa da quella porta e segue la strada stretta della fedeltà e dell’ubbidienza, gusterà la gioia di conoscere Dio come Padre e di essere da Lui amato, protetto, sostenuto in ogni momento e in ogni situazione.