(Cristo) è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo, per cui abbiamo pace, è caduto su di lui e mediante le sue lividure noi siamo stati guariti… Ma il SIGNORE ha voluto stroncarlo con i patimenti. Dopo aver dato la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedrà una discendenza.
Isaia 53:5, 10
“Chi ha creduto a
quello che abbiamo annunziato?”
Le domande della
Bibbia
È con questa domanda che inizia il
capitolo 53 del libro del profeta Isaia. Questo capitolo, descrive, con
parecchi secoli di anticipo, ciò che Gesù avrebbe subìto. Lo vediamo come “uomo
di dolore”, colui che è “spregiato”, “familiare con la sofferenza”, che ha
“dato la sua vita in sacrificio per il peccato”… Questo testo commovente è una
bella descrizione delle sofferenze del nostro Salvatore “trafitto a causa delle
nostre trasgressioni”. Molte persone, consapevoli dei propri peccati, hanno
creduto in Lui leggendo questo brano. Tuttavia, questo capitolo inizia dicendo:
“Chi ha creduto a quello che abbiamo annunziato?” Chi crederà? Malgrado tutta
la forza persuasiva della Bibbia, chi la crederà? Perché alcuni vengono alla
fede, mentre altri resistono alla chiamata di Dio?
Gesù
ha detto: “Come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e
non cercate la gloria che viene da Dio solo?” (Giovanni 5:44). Per giungere
alla fede bisogna rivolgersi a Dio, cercare Lui con l’atteggiamento di fiducia
e di semplicità di un bambino, abbandonando ogni vanità e ogni orgoglio.
L’apostolo Paolo scrive: “Come crederanno in colui del quale non hanno sentito
parlare?” (Romani 10:14). Amici cristiani, questa è la nostra responsabilità;
il nostro compito è di parlare della nostra fede nel Signore Gesù per far conoscere agli altri il nostro Salvatore.