(Gesù disse:) “Io non ho parlato di mio; ma il Padre, che mi ha mandato, mi ha comandato lui quello che devo dire e di cui devo parlare”.
Giovanni 12:49
Una
voce venne dalla nuvola, dicendo: “Questo è mio Figlio… ascoltatelo”.
Luca 9:35
Pensieri e parole
Parecchie
persone hanno chiesto a Gesù: “Chi sei tu?”, e Lui ha risposto semplicemente:
“Sono per l’appunto quel che vi dico” (Giovanni 8:25, 26). Dalle Sue parole si
poteva capire chi era. In un Salmo, il re Davide gli attribuisce in una
profezia questa virtù: “La mia bocca non va oltre il mio pensiero” (Salmo
17:3). Chi di noi potrebbe dire altrettanto? Quanti discorsi vengono fatti in
vista di attirarsi clientela, sostenitori, elettori! Quante promesse solenni,
che poi non vengono mantenute, sono fatte per farsi valere. Siamo veramente
convinti di tutto ciò che diciamo? Siamo realmente ciò che vogliamo apparire o affermiamo
di essere?
Un
giorno, i discepoli hanno detto: “Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole
di vita eterna” (Giovanni 6:68). Gesù era “umile di cuore” (Matteo 11:29). Non
ha mai cercato di fare proseliti con bei discorsi o vane promesse. Ha
dichiarato all’uomo la sua condizione di peccatore senza mai mitigare questa
triste realtà. Egli ha parlato fedelmente da parte di Dio, malgrado
l’opposizione che questo gli procurava. Non ha mai pronunciato una parola di
troppo, e non ha mai dovuto rettificare ciò che aveva detto. Non vi era in Lui
alcuna contraddizione. Le Sue parole erano sincere, sagge, pure, penetranti.
Ancora oggi solo Lui può essere creduto senza riserve. Egli è la verità (Giovanni 14:6).