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domenica 2 maggio 2021

Trasfigurazione

“Sei giorni dopo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. E fu trasfigurato davanti a loro; la sua faccia risplendette come il sole e i suoi vestiti divennero candidi come la luce. E apparvero loro Mosè ed Elia che stavano conversando con lui. E Pietro prese a dire a Gesù: Signore, è bene che stiamo qui; se vuoi, farò qui tre tende; una per te, una per Mosè e una per Elia. Mentre egli parlava ancora, una nuvola luminosa li coprì con la sua ombra, ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: «Questo è il mio Figlio diletto, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo” Matteo 17:1-5.


Che cosa ci insegna questo episodio?  Esso è caratterizzato in particolare da tre aspetti.

Primo, La trasfigurazione fu una “rassicurazione”, Il Signore aveva turbato i dodici predicendo le proprie sofferenze, perciò ora da loro un'idea della sua gloria per rassicurarli e far vedere loro che attraverso le sue sofferenze il Messia sarebbe entrato nella gloria.

Secondo, fu un “compimento”. E' significativo che apparissero Mosè ed Elia e che, secondo Luca, parlassero con il Signore della sua morte. Essi rappresentavano la legge e i profeti, ma ben presto scomparvero. Ora era arrivato Lui, le ombre potevano svanire. “Poiché la legge, possiede solo un'ombra dei futuri beni, non la realtà stessa delle cose, non può mai ...render perfetti quelli che s'accostano a Dio” Ebrei 10:1. 

In oltre, la voce dal cielo si rivolse al Signore con una frase composta di tre espressioni dell'Antico Testamento: “tu sei mio Figlio” (Salmo 2:7), “di cui mi compiaccio” (Isaia 42:1). “a lui darete ascolto” (Deut. 18:15). In tal modo il Signore Gesù era acclamato nei suoi tre uffici di Re in eterno, sacerdote-servo e profeta.

Terzo, fu “un'anticipazione”. Secondo Marco (9:9), il Signore ordinò a Pietro, Giacomo e Giovanni di non rivelare a nessuno quello che avevano visto, fino alla sua resurrezione. Questo perché nessuno poteva comprendere il messaggio della trasfigurazione del Signore se non dopo la sua resurrezione, questo non perché essa dovesse rimanere un segreto riservato a pochi ma era un'indicazione del fatto che nessuno poteva comprendere la trasfigurazione del Signore se non dopo la sua resurrezione, perché il suo corpo trasfigurato era infatti un'anticipazione del suo corpo resuscitato.