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venerdì 7 maggio 2021

Le opere buone

 "Egli (Gesù Cristo) ha dato se stesso per noi per riscattarci da ogni iniquità e purificarsi un popolo che gli appartenga, zelante nelle opere buone." (Lettera a Tito 2:14)


Una dottrina che non conduca alle opere buone non è la "sana dottrina" (Tito 2:1), non esiste attività pratica gradita a Dio se essa non è conforme a “come è stata insegnata” (Tito 1:9) dalla Parola di Dio. 

La 1ª Lettera a Timoteo, che tratta del mantenimento della sana dottrina nella casa di Dio, ci parla sovente anche delle opere buone (2:10; 3:1; 5:10, 25; 6:18). La 2ª, al cap. 2 vers. 21, ci mostra che per essere "preparati per ogni opera buona" bisogna ritirarsi dal male. Questa verità è assai poco compresa da molti cari figli di Dio, che parlano di continuo di opere buone senza aver mai fatto la sola cosa che può prepararli: purificarsi dall'iniquità e da chi la pratica. 

Le opere malvagie (Colossesi 1:21) hanno come origine e come scopo il male. Un credente, anche il più eminente, può essere in pericolo sotto questo aspetto, tant'è vero che ha bisogno di essere liberato “da ogni azione malvagia” (2 Timoteo 4:18). Le opere malvagie contraddistinguono in generale i nemici di Dio.

Le opere morte (Ebrei 6:1; 9:14) sono l'opposto delle opere viventi. Esse non hanno come origine la vita divina. Non sono "opere malvagie", ma non hanno alcun valore per Dio; esse infatti hanno come punto di partenza la natura peccatrice, dalla quale devono esserne purificate . 

Le opere buone sono il prodotto della santità e dell'amore. Pensiamo alle opere del Signore Gesù, il "santo servitore” di Dio (Atti 4:27), "unto di Spirito Santo" (Atti 10:38): non ce n'era neppure una che non fosse un'opera d'amore. Lo stesso facevano i Suoi discepoli. In Ebrei 10:24, le opere buone derivano dall'amore e ne sono inseparabili. Allo stesso modo anche quelle delle "sante vedove" di 1 Timoteo 5:10.

In Efesini 2:10 leggiamo che il cristiano è creato in Gesù Cristo per le opere buone, ma non per sceglierle a suo piacimento, perché Dio stesso le ha "precedentemente preparate", e noi non dobbiamo far altro che praticarle. Esse hanno lo scopo di fare la Sua volontà ed essergli graditi (Ebrei 13:21). 

Queste opere buone, preparate da Dio e non da noi, sono contraddistinte dal nome di Cristo (Atti 4:9-10) e sono compiute verso Cristo (Marco 14:6); lo sono anche verso i santi (Atti 9:36) e verso tutti gli uomini (Galati 6:10), ma sono sempre per Cristo. E, come abbiamo letto nel versetto iniziale, in queste opere buone siamo esortati ad essere “zelanti”.

Il mondo non può capire nulla delle buone opere fatte per Cristo, non soltanto perché non conosce il Signore, ma perché è suo nemico. Per il mondo il profumo offerto da Maria di Betania (Giovanni 12:3) è follia; l'amore divino che porta il cuore del credente verso i santi da un lato, e verso il mondo dall'altro, è lettera morta per l'uomo naturale.


H. Rossier