Gli ospedali psichiatrici sono pieni di poveri illusi che si credono Giulio Cesare, il Primo Ministro, l'Imperatore del Giappone o la reincarnazione di qualche divinità. Ma nessuno gli crede; essi illudono solo se stessi e non hanno adepti. Non riescono ad convincere gli altri perché non danno l'impressione di essere ciò che pretendono; nel migliore dei casi parlano come gli altri e si comportano esattamente come loro; il loro carattere non convalida le loro affermazioni.
Ma coloro che si sono trovati dinanzi al Signore, sia dopo che lo avevano ascoltato, sia dopo che erano stati testimoni delle sue opere potenti, sono stati costretti ad affermare: “chi è costui?”.
Fu uno dei primi interrogativi che Gesù suscitò, con il suo insegnamento e la sua attività, durante il suo ministerio pubblico.
Disse ad un paralitico: “Uomo i tuoi peccati ti sono rimessi” e gli scribi e i Farisei cominciarono a domandarsi: Chi è costui che pronuncia bestemmie? Luca 5:20-21.
Sedò una tempesta sul lago di Galilea, e i suoi discepoli stupefatti esclamarono: "Chi è dunque costui che anche il mare e il vento gli ubbidiscono?" Marco 4:41.
Ad un banchetto perdonò i peccati a una peccatrice (prostituta), ed i commensali sbalorditi si chiesero: "Chi è costui che rimette anche i peccati?" Luca 7:49.
Erode, il Tetrarca di Galilea, nell'udire i particolari del ministerio di Gesù esclamò perplesso: "Giovanni l'ho fatto decapitare, chi è dunque costui del quale sento dire queste cose?" Luca 9:9.
Quando Gesù entrò nella capitale cavalcando un asinello, tutta la città fu commossa e si diceva: "Chi è costui?" Matteo 21:10.
Il Signore Gesù occupa una categoria contenente un solo nome, il Suo. Non basta ammettere che Egli sia “il più grande uomo mai esistito”; non possiamo parlare del Signore in termini comparativi e nemmeno superlativi; per noi non è una questione di paragone, ma di contrasto. Egli è al di là delle nostre analisi, sconvolge i canoni umani, costringe gli oppositori a ritirarsi in silenzio. Si possono chiudere gli occhi e turare gli orecchi ma la sua testimonianza e le suo opere potenti restano. “La luce è venuto nel mondo” ma gli uomini “hanno amato le tenebre”.
“A chi mi assomigliereste, a chi mi uguagliereste, a chi mi paragonereste quasi fossimo pari?” Isaia 46:5.