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mercoledì 19 maggio 2021

Scivolare

Gli uomini e le donne dotati di sensibilità morale hanno sempre mostrato perplessità davanti all'apparente ingiustizia della provvidenza di Dio. Non è certamente un problema dei tempi  odierni. Già ai suoi tempi Abramo, rimase perplesso perché Dio, volendo distruggere Sodoma e Gomorra, intendeva uccidere i giusti con gli ingiusti e lanciava il suo grido angosciato: “il giudice di tutta la terra non farà forse giustizia” Genesi 18:25; e questa domanda è un tema ricorrente anche per altri personaggi biblici. Giobbe ad esempio scrisse nel capitolo 21 una specie di lamento che ha per argomento proprio la prosperità dei malvagi. 

Anche Asaf nel salmo 73 afferma: “Ma quasi inciamparono i miei piedi; poco mancò che i miei passi non scivolassero” ver. 2.  Egli si contrappone a Dio che è sempre buono e paziente. Gli errori del cuore e della mente intaccano il suo cammino. Quasi inciampò. Il motivo? Si era posto questo interrogativo: “Perché i malvagi prosperano?”.

Sono sani, ricchi: malgrado la loro violenza, la loro arroganza e il loro impudente disprezzo di Dio, essi la fanno franca. I prepotenti e i malvagi sono i protagonisti della squallida scena di questo mondo. Nessun fulmine si abbatte dal cielo. Il salmista ammette che, invidiando la loro libertà di peccare e la loro immunità dalla sofferenza, poco mancò che egli si allontanasse da Dio, perché i suoi pensieri erano più simili a quelli di una bestia che a quelli di un membro del popolo di Dio. “ero insensato e senza intelligenza; io ero di fronte a te come una bestia” (vr.22). 

Egli non ricevette nessuna risposta soddisfacente fino a quando non fu entrato “nel santuario di Dio”. Solo allora egli comprese “la fine di costoro”. Il luogo dove stanno così fiduciosi è più scivoloso di quanto si rendono conto e un giorno cadranno davanti al giudizio di Dio senza possibilità alcuna di essere rialzati.