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martedì 25 maggio 2021

25 maggio - Nell’ora della morte di Gesù

Per distruggere, con la sua morte (di Gesù), colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo.

Ebrei 2:14

 

Il Salvatore nostro Cristo Gesù… ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita e l’immortalità mediante il vangelo.

2 Timoteo 1:10

 

Nell’ora della morte di Gesù

 

Nell’ora in cui dava la vita, Gesù, sorgente stessa di vita, era su una croce. Là, con la Sua morte, ha riportato una vittoria definitiva per dare la vita eterna a tutti coloro che credono.

Gesù è entrato nella morte, non suo malgrado, ma volontariamente, per amore. Infatti ha detto: “Io depongo la mia vita… Nessuno me la toglie, ma io la depongo da me” (Giovanni 10:17, 18). Egli ha sofferto per amore; è venuto per dare la vita, “la vita in abbondanza” (Id. 10:10). E questo percorso ha richiesto il sacrificio della propria vita. “Il Principe della vita”, come è chiamato in Atti 3:15, ha conosciuto la morte per dare la vita a noi, “morti nelle nostre colpe e nei nostri peccati”.

Gesù ha accettato di offrirsi in sacrificio perché il peccato ci impediva l’accesso alla vita eterna. Lui, il solo giusto, “ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce” (1 Pietro 2:24). Egli ha preso su se stesso il giudizio che noi meritavamo, è stato “colpito a causa dei peccati” (Isaia 53:8).

Alla luce della croce, noi realizziamo la gravità del peccato, ma prendiamo anche coscienza dell’immensità dell’amore di Dio che ci dà il Suo unico Figlio per salvare noi. Alla croce, la santità di Dio e il Suo amore si rivelano in tutta la loro pienezza. Con la Sua morte e la Sua risurrezione, Gesù ha annullato la morte e ha trionfato sul diavolo. Egli ci ha dato una speranza viva. Tutto ciò fa parte dei misteri e della bellezza dell’Evangelo.