Per distruggere, con la sua morte (di Gesù), colui che aveva il potere sulla morte, cioè il diavolo.
Ebrei 2:14
Il
Salvatore nostro Cristo Gesù… ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita
e l’immortalità mediante il vangelo.
2 Timoteo 1:10
Nell’ora della morte di Gesù
Nell’ora
in cui dava la vita, Gesù, sorgente stessa di vita, era su una croce. Là, con
la Sua morte, ha riportato una vittoria definitiva per dare la vita eterna a tutti coloro che credono.
Gesù
è entrato nella morte, non suo malgrado, ma volontariamente, per amore. Infatti
ha detto: “Io depongo la mia vita… Nessuno me la toglie, ma io la depongo da
me” (Giovanni 10:17, 18). Egli ha sofferto per amore; è venuto per dare la
vita, “la vita in abbondanza” (Id. 10:10). E questo percorso ha richiesto il
sacrificio della propria vita. “Il Principe della vita”, come è chiamato in
Atti 3:15, ha conosciuto la morte per dare la vita a noi, “morti nelle nostre
colpe e nei nostri peccati”.
Gesù
ha accettato di offrirsi in sacrificio perché il peccato ci impediva l’accesso
alla vita eterna. Lui, il solo giusto, “ha portato i nostri peccati nel suo
corpo, sul legno della croce” (1 Pietro 2:24). Egli ha preso su se stesso il
giudizio che noi meritavamo, è stato “colpito a causa dei peccati” (Isaia
53:8).
Alla
luce della croce, noi realizziamo la gravità del peccato, ma prendiamo anche
coscienza dell’immensità dell’amore di Dio che ci dà il Suo unico Figlio per salvare
noi. Alla croce, la santità di Dio e il Suo amore si rivelano in tutta la loro
pienezza. Con la Sua morte e la Sua risurrezione, Gesù ha annullato la morte e
ha trionfato sul diavolo. Egli ci ha
dato una speranza viva. Tutto ciò fa parte dei misteri e della bellezza
dell’Evangelo.