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mercoledì 11 maggio 2022

11 maggio - Un Dio dimostrato?

 Il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza.

1 Corinzi 1:21

 

La fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si vedono… Per fede comprendiamo.

Ebrei 11:1, 3

 

Un Dio dimostrato?

 

“Un Dio dimostrato non è Dio, non sarebbe altro che un elemento nel mondo”. Così si esprime Karl Jasper – filosofo e psichiatra tedesco – nella sua “Introduzione alla filosofia”.

Il nostro cuore si stringe quando pensiamo a tutti quelli che, con la loro ragione, cercano di capire ciò che Dio è, di dimostrare la Sua esistenza o di trovare motivi per negarla. Che dio piccolo sarebbe quello che potrebbe essere concepito dall’intelligenza umana! La sua massima dimensione non supererebbe quella delle facoltà umane. Il Dio dei cieli, invece, il Creatore dell’universo, non può essere delineato neanche dalla mente del più intelligente degli uomini.

Se con la propria intelligenza nessuno può arrivare a conoscere Dio (1 Corinzi 1:21), chiunque può tuttavia scoprirne la potenza e la divinità attraverso il creato (Romani 1:20). Il filosofo cristiano Blaise Pascal scrive così: “È il cuore che sente Dio, non la ragione. Ecco cos’è la fede: Dio sentito dal cuore, non dalla ragione” (Pensieri, 278).

Già quando Gesù Cristo era sulla terra, molti ragionavano e s’interrogavano a Suo riguardo. “Perché sorgono dubbi nei vostri cuori?” domandava loro Gesù (Luca 24:38). La fede afferra che Gesù è il Figlio di Dio, venuto in terra per rivelarci il Dio infinito. Egli è morto sulla croce per cancellare tutti i peccati di chi crede in Lui. Nessuno può capire l’amore che l’ha condotto là, ma ognuno è invitato a lasciarsi penetrare da questo amore e a credere in Colui che ci ama.