Il mondo non ha conosciuto Dio mediante la propria sapienza.
1 Corinzi 1:21
La
fede è certezza di cose che si sperano, dimostrazione di realtà che non si
vedono… Per fede comprendiamo.
Ebrei 11:1, 3
Un Dio dimostrato?
“Un
Dio dimostrato non è Dio, non sarebbe altro che un elemento nel mondo”. Così si
esprime Karl Jasper – filosofo e psichiatra tedesco – nella sua “Introduzione
alla filosofia”.
Il
nostro cuore si stringe quando pensiamo a tutti quelli che, con la loro
ragione, cercano di capire ciò che
Dio è, di dimostrare la Sua esistenza
o di trovare motivi per negarla. Che dio piccolo sarebbe quello che potrebbe
essere concepito dall’intelligenza umana! La sua massima dimensione non
supererebbe quella delle facoltà umane. Il Dio dei cieli, invece, il Creatore
dell’universo, non può essere delineato neanche dalla mente del più
intelligente degli uomini.
Se
con la propria intelligenza nessuno può arrivare a conoscere Dio (1 Corinzi
1:21), chiunque può tuttavia scoprirne la potenza e la divinità attraverso il
creato (Romani 1:20). Il filosofo cristiano Blaise Pascal scrive così: “È il cuore che sente Dio, non la ragione.
Ecco cos’è la fede: Dio sentito dal cuore, non dalla ragione” (Pensieri, 278).
Già
quando Gesù Cristo era sulla terra, molti ragionavano e s’interrogavano a Suo
riguardo. “Perché sorgono dubbi nei vostri cuori?” domandava loro Gesù (Luca
24:38). La fede afferra che Gesù è il Figlio di Dio, venuto in terra per
rivelarci il Dio infinito. Egli è morto sulla croce per cancellare tutti i
peccati di chi crede in Lui. Nessuno può capire l’amore che l’ha condotto là,
ma ognuno è invitato a lasciarsi penetrare da questo amore e a credere in Colui
che ci ama.