Abbiamo il privilegio di essere un aiuto gli uni gli altri, ma possiamo anche essere occasione di scandalo.
Per mezzo di che cosa e in che modo siamo d'aiuto o d'ostacolo?
Prima di tutto con il nostro carattere. Bisogna stare molto attenti che la nostra “vecchia natura” non prenda il sopravento durante i nostri colloqui, il nostro cammino, le nostre relazioni.
E' molto importante anche la disponibilità. Il Signore riceve Nicodemo benché sia notte e lo troviamo al pozzo di Sichar in pieno mezzogiorno per incontrare la Samaritana.
Molti ostali invece crea la maldicenza. Insinuare dubbi su un fratello o una sorella, o scoraggiare i giovani, criticare i servitori di Dio. In quante occasioni e in quanti campi si sarebbe potuto contribuire alla gioia e al progresso spirituale dei credenti, invece di creare problemi e tristezza.
Tra gli ostacoli che possiamo mettere sul cammino degli altri, specialmente se deboli o immaturi, c'è anche la mondanità; essa è prima di tutto nemica della nostra vita spirituale, ma può essere una trappola anche per gli altri.
Il credente è chiamato ad essere un testimone, ossia qualcuno a cui guardare per avere un modello di vita e di fede. Anche se le nostre parole spesso non vengono prese in considerazione c'è sempre qualcuno che ci osserva.
“sii di esempio ai credenti, nel parlare, nel comportamento, nell'amore, nella fede, nella purezza” 1 Tim 4:12.