Le sue qualità invisibili (di Dio), la sua eterna potenza e divinità, si vedono chiaramente fin dalla creazione del mondo essendo percepite per mezzo delle opere sue; perciò essi (gli uomini) sono inescusabili.
Romani 1:20
Non ci sarà nessuna sorpresa
Guglielmo
non è né credente né ateo. Di carattere è un ottimista. Egli dice a un suo
amico cristiano: “Non sono credente come te. Ma se il buon Dio esiste
veramente, conto su una bella sorpresa dopo la morte, e non mi preoccupo. Dio
non condannerà certamente un brav’uomo come me. Non sarebbe il buon Dio!”
Ha
ragione Guglielmo? Quando si tratta dell’avvenire eterno della propria anima, è
saggio essere semplicemente ottimisti e sperare
in una “bella sorpresa”? La pace dell’anima non può appoggiarsi su una così
vaga speranza!
In
realtà, per chi vuole ascoltarlo, Dio parla chiaramente. Non ci ha lasciati con
le nostre supposizioni riguardo un argomento così fondamentale. Per prima cosa,
Egli rivela la propria esistenza per mezzo del creato, in modo che, chiunque
rifiuta questa testimonianza (come detto nel versetto in testa), è
inescusabile. Ma Dio ci ha anche parlato inviandoci
il Figlio Suo. I Vangeli raccontano la vita perfetta di Gesù, il Suo amore,
i Suoi miracoli, la Sua morte e la Sua risurrezione confermata da numerosi
testimoni. Queste testimonianze, del creato
e del Vangelo, s’impongono alla coscienza.
Dio
non aggiungerà nulla; tutto è stato
scritto nella Sua Parola, la Bibbia. Riguardo all’aldilà: “È stabilito che
gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio” (Ebrei 9:27);
d’altra parte però: “Chi ascolta la mia parola – ha detto Gesù – e crede a colui che mi ha mandato, ha vita
eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita”
(Giovanni 5:24).