Paolo, prigioniero di Cristo Gesù…
Filemone v. 1
Ricordatevi dei carcerati, come se foste carcerati
con loro.
Ebrei 13:3
Prigioni
Costruito nel 7° secolo a. C., il carcere
Mamertino serviva alla detenzione di criminali in attesa di esecuzione. Alcuni
prigionieri, tuttavia, morivano per fame in celle molto strette. Il carcere,
che si trova nel Foro Romano ed è costituito da due piani sovrapposti di grotte
scavate, è il più antico di Roma. Originariamente si accedeva alle celle del
piano inferiore tramite una corda attraverso un foro nel terreno. Oggi, invece,
i visitatori possono utilizzare una stretta rampa di scale per vedere il luogo
dove la tradizione racconta che l’apostolo Paolo è stato rinchiuso prima di
morire. Come lui, tanti uomini di Dio hanno pagato un caro prezzo per restare
fedeli al Signore!
E noi, saremmo disposti a pagare un tale prezzo
per essere testimoni della Verità e per parlare del Signore ai nostri amici e
parenti? Grazie a Dio, nel nostro Paese non rischiamo di morire o di andare in
prigione per il fatto di essere cristiani. Tuttavia, molti credenti del passato
e moltissimi ancora oggi hanno sofferto e soffrono in questa maniera. Ma il
Signore continua a offrire la Sua grazia a tutti, e a dare forza e consolazione
a tanti fratelli e sorelle perseguitati nei giorni nostri in molte nazioni del
mondo. Non dimentichiamo di pregare per
loro e di essere riconoscenti a Dio
perché noi abbiamo la libertà di testimoniare e di vivere per Cristo, e di
riunirci con altri credenti senza timore e impedimenti da parte delle autorità.
L’apostolo Paolo terminò la sua lettera ai Colossesi
con una richiesta: “Ricordatevi delle mie catene” (4:18). Ricordiamoci anche
noi dei carcerati per la loro fede in Cristo.