“Tu conti i passi della mia vita errante; raccogli le mie lacrime nell'otre tuo; non le registri forse nel tuo libro?” Salmo 56:8.
Abbiamo qui una descrizione dell'affetto personale che il Signore nutre nei nostri confronti. Dio conta i passi dei nostri momenti di prova. Tale è la cura e l'attenzione che ha per noi a tal punto da tenere conto delle nostre lacrime. Le ha contate, raccolte e registrate nel suo libro.
“Io dico: Oh, avessi ali come di colomba, per volare via e trovare riposo! Ecco, fuggirei lontano” Salmo 55:6-7.
Il primo istinto nelle avversità è quello di volare via lontano, ma questo non è possibile. Allora questo salmo ci suggerisce la soluzione: “Getta sul SIGNORE il tuo affanno, ed egli ti sosterrà” Ver. 22. Colui che portò il peso dei nostri peccati vuole che gli permettiamo, ora e sempre, di portare il peso dei nostri affanni.