Pietro disse (all’uomo zoppo fin dalla nascita): “Dell’argento e dell’oro io non ne ho; ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, alzati e cammina!”… E cominciò a camminare; ed entrò con loro nel tempio camminando, saltando e lodando Dio.
Atti 3:6, 8
“Alzati e cammina”
Questo
è il titolo di un romanzo dello scrittore francese Hervé Bazin. Una donna cerca
disperatamente di lottare contro la sua paralisi e con coraggio rende pubblica
la sua condizione e cerca aiuti e soluzioni. Purtroppo, però, tutti i suoi
sforzi restano vani e il romanzo termina con la sua morte. Questo racconto è
un’immagine della vita umana nel nostro mondo senza Dio e quindi senza
speranza. Si può lottare, darsi da fare, ma tutto è destinato a fallire.
Forse
i lettori di Bazin ignorano che il titolo del suo libro è tratto da una frase
della Bibbia. A differenza della protagonista del romanzo, il pover’uomo
paralizzato, a cui l’apostolo Pietro indirizza queste parole, ha creduto ed è
stato guarito. Allora entra nel tempio, saltando di gioia e lodando Dio.
Diventare
cristiani non garantisce la guarigione del corpo come alcuni vorrebbero far
credere, ma porta la salvezza dell’anima.
Anche se non tutti abbiamo delle malattie, tutti
abbiamo bisogno di essere guariti da un male che ci consuma e che la Bibbia
chiama “peccato”. Esso si manifesta sotto forme diverse: invidia, odio,
menzogna, avarizia, concupiscenza, infedeltà… Ci rende schiavi e ci paralizza.
Ma
quando ci volgiamo a Gesù con fede, Dio ci perdona, ci libera e ci dà la Sua
pace. Egli guarisce l’anima. Allora, con la consapevolezza del Suo amore, la
lode sgorga spontanea dal nostro cuore. Per fede, “ci alziamo” con una vita
nuova e “camminiamo” con Lui.