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giovedì 5 maggio 2022

Gli empi

“Essi hanno fiducia nei loro beni e si vantano della loro grande ricchezza, ma nessun uomo può riscattare il fratello, né pagare a Dio il prezzo del suo riscatto. Il riscatto dell'anima sua è troppo alto, e il denaro sarà sempre insufficiente, perché essa viva in eterno ed eviti di veder la tomba. Infatti la vedrà: i sapienti muoiono; lo stolto e l'ignorante periscono tutti e lasciano ad altri le loro ricchezze. Pensano che le loro case dureranno per sempre e che le loro abitazioni siano eterne; perciò danno i loro nomi alle terre. Ma anche tenuto in grande onore, l'uomo non dura; egli è simile alle bestie che periscono” Salmo 49:5-12. 

La ricchezza cui gli empi sono tanto devoti verrà loro a mancare proprio nel momento dell'estremo bisogno: questa infatti non li salverà dalla morte. Essi non possono goderne per sempre, ne questa può impedire loro di decomporsi nella tomba. Confidano nell'oro e nel potere che esso conferisce; si vantano delle proprie ricchezze. Ma (e qui c'è un preoccupante ma) tutto il loro denaro non può salvare ne loro ne i loro cari dalla morte. Qualsiasi tentativo di sottrarsi al giorno della morte mediante una negoziazione economica deve essere abbandonato. Sono convinti che le loro case dureranno per sempre. Ma la verità a cui non si può sfuggire è che l'uomo pur con tutto il suo onore, non dura. Sotto questo aspetto è simile alle bestie.

Dunque il credente non deve lasciarsi turbare se l'empio si arricchisce e se la sua casa è sontuosa. Questa terra è l'unico “paradiso” che gli sia dato di conoscere e se ne andrà nella tomba a mani vuote.

“Ma Dio riscatterà l'anima mia dal potere del soggiorno dei morti, perché mi prenderà con sé” ver. 15.