Si grida per le molte oppressioni, si alzano lamenti per la violenza dei grandi; ma nessuno dice: “Dov'è Dio, il mio Creatore?”
Giobbe
35:9-10
Il mio popolo… ha abbandonato
me, la sorgente d'acqua viva.
Geremia
2:13
Indignatevi!
Questo è il titolo di un libro
dello scrittore Stephan Hessel pubblicato nell’ottobre 2010. Ispirandosi a
questo scritto, nel maggio 2011 è nato in Spagna il movimento degli
“Indignados”, che si è diffuso rapidamente anche in altre nazioni. Come non
indignarsi, in effetti, davanti alle ingiustizie, all’egoismo, alle illegalità
del nostro mondo? Il divario tra i più poveri e i più ricchi è sempre più
grande, la speculazione sempre più folle, e il mondo finanziario guida le sorti
del mondo.
Che fare allora? Ribellarsi per
far cambiare le cose? Sarà questa la soluzione per un mondo migliore? Colui che
crede all’esistenza di Dio e crede a ciò che Egli dice, non si fa illusioni. La
Bibbia ci spiega chiaramente il motivo di tutti i mali nei quali si dibatte
l’umanità: essa ha, nella sua globalità, rifiutato
il proprio Creatore. “Hai dimenticato il Dio che ti mise al mondo – è
scritto in Deuteronomio 32:18-20 – Il SIGNORE lo ha visto, e ha rinnegato i
suoi figli e le sue figlie che l’avevano irritato; e ha detto: Io nasconderò loro il mio
volto e starò a vedere quale sarà la loro fine; poiché sono una razza
perversa”. Cercare dei rimedi continuando a disinteressarsi di Dio e della Sua
autorità, non può portare che alla delusione, perché Lui solo è sorgente di vita e può
dare la pace del cuore, la saggezza e la vera felicità.
Allora, indigniamoci pure, ma
prima guardiamo a noi stessi. Indigniamoci per il peccato che abita in noi e
che si manifesta alla minima occasione; indigniamoci del nostro egoismo e della
nostra mancanza d’amore per il prossimo, e andiamo
con tutto il nostro cuore a Dio che ci ha creati e che vuole la nostra
salvezza!