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lunedì 5 dicembre 2022

Zelo per l’evangelo

“Getta il tuo pane sulle acque, perché dopo molto tempo lo ritroverai. Fanne parte a sette, e anche a otto, perché tu non sai che male può avvenire sulla terra. Quando le nuvole sono piene di pioggia, la riversano sulla terra; e se un albero cade verso il sud o verso il nord, dove cade, là rimane” (Ecclesiaste 11:1/3)


Se in senso letterale noi gettiamo del pane sulle acque del mare potremmo pensare di ritrovarlo più tardi? Certamente no! Potrebbe sembrare così inutile spandere il “pane della vita”, l’evangelo della grazia di Dio, in un mondo che è come un mare agitato. Ma tutto ciò è lontano dall’essere inutile. Dio ci dice: “state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore” (1 Corinzi 15:58). Se noi presentiamo fedelmente l’evangelo alle anime, è certo che avremo dei risultati; “molto tempo” potrebbe trascorrere prima di vederli e forse potrebbero non essere manifestati durante la nostra vita ed occorrerà attendere il tribunale di Cristo (cfr. 2 Corinzi 5:10).

E perché “fanne parte a sette, e anche a otto”? Sette è un numero completo e otto è praticamente ciò che trabocca. Questo ci insegna ad “abbondare” sempre nell’opera del Signore, non semplicemente perché ne sentiamo la responsabilità, ma a causa di un amore pressante. È ad un tale amore che si fa allusione nelle parole: “quando le nuvole sono piene di pioggia, la riversano sulla terra”. Se il nostro cuore è pieno di Cristo traboccherà, sicuramente, per la benedizione degli altri.

Perché ci è detto che: “se un albero cade verso il sud o verso il nord, dove cade, là rimane”? Questo non dovrebbe sensibilizzare i nostri cuori a ricercare più seriamente la benedizione delle anime? Tutti gli uomini saranno un giorno colpiti dalla morte; essi hanno bisogno dell’evangelo prima di questo momento solenne. Essi cadranno o da un lato o dall’altro e la morte è irrevocabile. La fine è il cielo o l’inferno. Dunque, niente di sorprendente in quello che Paolo dice: “consapevoli dunque del timore che si deve avere del Signore, cerchiamo di convincere gli uomini” (2 Corinzi 5:11).

Noi, che conosciamo il Signore Gesù come Salvatore, cerchiamo, con zelo, di convincere gli uomini!


L.M.Grant