E la porta fu chiusa. Più tardi vennero anche
le altre vergini, dicendo: “Signore, Signore, aprici!” Ma egli rispose: “Io vi
dico in verità: Non vi conosco.” Vegliate dunque, perché non sapete né il
giorno né l’ora.
Matteo 25:10-13
E la porta fu chiusa
Un predicatore stava spiegando la parabola
delle dieci vergini, cinque stolte e cinque avvedute, ponendo particolare accento
sulle parole con cui termina la metafora: “E la porta fu chiusa.”
Tra gli uditori, quella sera, si trovavano
due giovani spiritosi che erano venuti con l’intenzione di ridicolizzare sia
l’Evangelo sia l’evangelista. Nell’udire quelle ultime parole, uno dei due
sussurrò all’orecchio dell’altro: “Allora non corriamo alcun rischio! Non si
dice che quando una porta si chiude, se ne apre sempre un’altra?”
Ma grande fu lo stupore dei due ragazzi
quando il predicatore, che non poteva aver udito le loro parole, esclamò: “Può
darsi che in questa sala ci siano delle persone sconsiderate e indifferenti,
che resistono alla Parola di Dio e che pensano in se stesse: Che mi importa? Se
una porta si chiude, se ne apre sempre un’altra! Bene, hanno perfettamente
ragione. Sì, quando la porta del cielo
sarà chiusa, se ne aprirà un’altra. C’è bisogno che vi dica quale? È la porta dei tormenti eterni, la porta
dell’inferno!”
I due giovani, meravigliati, si guardarono
in faccia e si resero conto che Dio aveva udito le loro parole e che aveva dato
loro immediatamente la risposta per bocca del predicatore. Poco tempo dopo uno
dei due si convertì e trovò la pace con Dio.