Non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati… ma con il prezioso sangue di Cristo, come quello di un agnello senza difetto né macchia. Già designato prima della fondazione del mondo…
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Pietro 1:18-20
Pronti
per l’ultimo viaggio?
La maggior parte dei popoli
dell’antichità dava una grande importanza ai riti funebri. Molti sepolcri ce lo
confermano. Spesso, di fianco alle ossa del
defunto, sono stati trovati oggetti di uso comune, o alimenti per assicurare la
sua “sopravvivenza”, ed anche degli amuleti e degli oggetti preziosi per
ingraziarsi gli dèi.
Questi erano usi e costumi di altri
tempi, ma anche ai nostri giorni e nei paesi cristianizzati esistono pratiche
simili. In certe zone è usanza, per esempio, di mettere un vestito di ricambio
nella bara del defunto o una moneta nella sua mano, destinata a guadagnarsi il
favore di Dio!
Questi rituali, assurdi e
superstiziosi, dimostrano comunque che nell’animo umano c’è la sensazione che
dopo la morte non sia tutto finito. Ma in che modo si possono soddisfare le
esigenze di Colui che si va ad incontrare? Con una moneta? Che cosa può offrire
la creatura al Creatore, Signore dell’universo? No, non è con del denaro, né con dei nostri presunti meriti che possiamo
ottenere il favore di Dio e avere accesso alla Sua presenza. Per tutti
quelli che credono in Lui, Gesù ha acquistato il “lasciapassare” per il cielo,
al prezzo del Suo sangue. Solo quello era necessario. Prima di affrontare la
crocifissione Gesù ha detto ai discepoli: “Io vado a prepararvi un luogo”
(Giovanni 14:2). Questo luogo è pronto; Egli stesso ne ha pagato interamente il
prezzo per quelli che rimettono in Lui e nel Suo sacrificio alla croce tutta la
loro fiducia.