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mercoledì 24 aprile 2024

24 aprile - Col mio nome (2)

Così parla l’Eterno, il tuo Creatore… colui che ti ha formato! Non temere, perché io ti ho riscattato, ti ho chiamato per nome; tu sei mio.

Isaia 43:1

 

Gesù lo guardò e disse: “Tu sei Simone, il figlio di Giovanni: tu sarai chiamato Cefa” (che significa “Pietro”).

Giovanni 1:42

 

Col mio nome (2)

 

Se una persona che rispetto e ammiro mi si avvicina e ricorda il mio nome, sono contento e capisco che ha dell’interesse per me.

Da quando appartengo a Cristo, sono amato e conosciuto da Lui personalmente. Gesù sa bene il mio nome, quello che porto dal giorno in cui mi ha fatto venire al mondo. Egli mi ama, non per ciò che diventerò, ma per ciò che sono, e questo a causa del fatto che in lui è la sorgente dell’amore. In un mondo in cui la vita umana è valutata in termini di produttività e di costi, il mio Salvatore mi attribuisce un valore intrinseco, immutabile, perché è legato al prezzo che Egli stesso ha pagato per salvarmi.

Il Signore mi conosce molto bene, la sua grandezza non lo allontana da me. Qualunque sia il mio stato, Egli si ricorda il mio nome e tiene conto dei suoi piani d’amore per me.

Può accadere che io perda il contatto con lui, ad esempio perché non ho ricercato la sua comunione. Allora mi viene vicino, come fece un tempo col suo discepolo Pietro, e chiamandomi per nome mi domanda: “Mi ami?” Se sono pronto a rispondergli che lo amo, senza nascondergli nulla, ritroverò la gioia della sua presenza e forse, come Pietro, anche un segno della sua fiducia nell’affidarmi un compito da svolgere in favore degli altri (Giovanni 21:15-17).