(Gesù disse:) “Ero morto, ma ecco sono vivo per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e dell’Ades”.
Apocalisse 1:18
Una tomba vuota
La
speranza cristiana sarebbe nulla se non avessimo la certezza che Cristo è
vivente. La nostra fede nel Signore Gesù non si ferma all’apprezzamento del suo
servizio d’amore, e neppure alle sue sofferenze e alla sua morte su una croce.
Se il Signore non fosse risuscitato, la nostra fede sarebbe vana (1 Corinzi
15:14).
Alcune
donne devote che hanno seguito il Signore per i tre anni del suo ministero,
hanno assistito, da lontano e con grande dolore, alla scena della
crocifissione. La sera di quel giorno sono riuscite a vedere dove veniva
deposto il suo corpo, e dopo il sabato si affrettano ad andare là per
imbalsamarlo. Partite da casa quand’era ancora buio, arrivano al sepolcro al
levar del sole. Ma un’altra luce, più splendente di quella del sole, rifulge
all’improvviso intorno a loro. La vita
ha trionfato sulla morte come la luce trionfa sulle tenebre. La tomba è
vuota. Gesù è risuscitato! Poco dopo
il Signore appare ai discepoli, mostra loro le ferite della croce, e Tommaso,
prima incredulo, lo riconosce ed esclama “Signor mio e Dio mio!” Da quel
momento, tutto cambia per loro: la tristezza diventa gioia, la paura coraggio,
il dubbio certezza. Un giorno nuovo sorge per l’umanità, il giorno della “buona
notizia” ancora oggi proclamata nel mondo. Gesù ci dice: “Io sono la
risurrezione e la vita; chi crede in me,
anche se muore, vivrà” (Giovanni 11:25).