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giovedì 25 aprile 2024

Il problema più grande

“Perciò, come per mezzo di un solo uomo il peccato è entrato nel mondo, e per mezzo del peccato la morte, e così la morte è passata su tutti gli uomini, perché tutti hanno peccato. Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati resi peccatori, così anche per l'ubbidienza di uno solo, i molti saranno costituiti giusti” Romani 5:12,19.

Prima di tutto è necessario precisare che l'umanità non è colpevole del peccato di Adamo ed Eva, ma è stata coinvolta in quel peccato, in quanto ha ereditato, suo malgrado, una natura corrotta e contaminata dal male. Non si tratta, pertanto, di essere responsabili di una colpa commessa anticamente dai nostri progenitori, ma di aver ricevuto per via generazionale gli effetti, le conseguenze del loro errore.

Qualcuno ha giustamente affermato che “noi non siamo peccatori perché pecchiamo ma pecchiamo perché siamo peccatori”. Il peccato antico viene così ad essere “contratto”, ma non “compiuto”, indica cioè uno stato in cui ogni essere umano si trova, ma non un atto che implichi responsabilità. In altre parole la nostra natura, inquinata dal male, ci conduce inevitabilmente a peccare, cioè a pensare, parlare e agire in modo contrario alla volontà di Dio ed è così, a questo punto che il peccato diventa una colpa personale, responsabile e voluta, di cui ciascuno dovrà rendere conto alla giustizia di Dio.

Ma non è ancora questo “il dramma” più grande dell'uomo.

Perché il dramma più grande è quando l'uomo, che è per natura un peccatore, aggiunge al suo stato il rifiuto, il rifiuto dell'invito di Dio a ravvedersi e andare a Cristo.

Dio parla agli uomini tramite la coscienza che gli accusa mettendo a nudo i loro stato di peccatori, parla loro tramite la creazione...“L'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empietà e ingiustizia degli uomini che soffocano la verità con l'ingiustizia; poiché quel che si può conoscere di Dio è manifesto in loro, avendolo Dio manifestato loro” Romani 1:18-19. 

Come ci viene ricordato qui, Dio ha dato prova della Sua “eterna potenza e divinità” tramite la creazione perciò gli uomini sono inescusabili. E poi la c'è rivelazione più chiara e illuminante, la Sua Parola, la Bibbia.

Non prestare ascolto alla Sua parola, voltare le spalle all'Evangelo è il dramma più grande per l'uomo.