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lunedì 22 aprile 2024

22 aprile - “Rendete a Cesare quel che è di Cesare”

Gesù disse loro: “Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare, e a Dio quello che è di Dio”.

Matteo 22:21

 

Rendete a ciascuno quel che gli è dovuto: l’imposta a chi è dovuta l’imposta, la tassa a chi la tassa.

Romani 13:7

 

“Rendete a Cesare quel che è di Cesare”

 

Con queste parole il Signore Gesù rispose a quei Giudei che gli avevano fatto domande sull’opportunità o meno di pagare le imposte ai Romani che dominavano all’epoca sopra Israele. Gesù li invitò a sottomettersi a quell’autorità, anche se per loro era un peso non indifferente. Questa frase è diventata proverbiale. È giusto rendere a ciascuno ciò che gli è dovuto, in particolare alle autorità.

Ma nella risposta del Signore c’è una seconda parte che nessuno osa citare: “rendete a Dio quello che è di Dio”.

Forse andiamo fieri di essere dei buoni cittadini, scrupolosi nel compimento dei nostri doveri civici e nel pagamento puntuale delle imposte. Ma abbiamo pensato ai nostri doveri verso Dio? È lui che ha creato tutte le condizioni necessarie alla vita: dà il sole, le piogge, fa crescere e maturare i raccolti. È lui che chiama all’esistenza ogni essere umano. Che cosa gli diamo in cambio? Noi, che siamo sue creature, non dovremmo almeno ringraziare il nostro Creatore e comportarci correttamente di fronte alla natura magnifica nella quale si svolge la nostra esistenza terrena?

E soprattutto, qual è la nostra reazione di fronte al beneficio divino che supera tutti gli altri: il dono del suo Figlio unigenito, Gesù Cristo, come Salvatore? Rendiamoci conto della bontà di Dio verso di noi, e rendiamo a Dio l’onore e la riconoscenza che gli sono dovuti.