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martedì 30 aprile 2024

Vapore

“E ora a voi che dite: Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo; mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos'è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce” Giacomo 4:13-14.

Viviamo in un epoca ed in una società che esalta la “programmazione”. Essa viene usata come il massimo dell'efficienza. Quindi il pericolo per i credenti di essere contagiati da questo spirito è grande. Anche nella chiesa si tende sempre più a sostituire la guida dello Spirito con una pianificazione rigorosa di tutte le attività. Ciò che è interessante notare è la tendenza a voler programmare la nostra vita e le nostre attività in maniera indipendente dal Signore. Sarebbe decisamente più saggio e sicuro chiedere al Signore la sua “firma” su tutti i nostri progetti. Giacomo denuncia il peccato di chi, con presunzione  e arroganza pianifica la propria vita senza tener conto di Dio.

Stabiliamo il momento, oggi o domani. Abbiamo deciso di fare qualcosa e in tempi brevi. Abbiamo già scelto la località, andremo nella tale città. C'è un progetto mirato. Abbiamo scelto la durata, vi staremo un anno. Si stabilisce la scadenza precisa. E il tipo di impegno, trafficheremo. Cioè faremo affari. Con un obiettivo, guadagneremo, detto in altre parole faremo soldi.

Non intende qui condannare la saggia pianificazione dei propri affari, piuttosto, coloro che rilegano Dio al di fuori dei propri progetti. Quanti cristiani schiacciati dal loro stile di vita sono diventati inutili per il servizio e la testimonianza.

Ma non sappiamo che succederà domani. La vita è simile a un vapore. Questa immagine descrive bene la precarietà dell'esistenza umana. Considerando la sua fragilità quanto più opportuno sarebbe affinarsi interamente a Dio per i nostri progetti e per la nostra vita.