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venerdì 5 aprile 2024

Giudizio

“Udite, o cieli! E tu, terra, presta orecchio! Poiché il SIGNORE parla: Ho nutrito dei figli e li ho allevati, ma essi si sono ribellati a me...il mio popolo non ha discernimento. Guai alla nazione peccatrice, popolo carico d'iniquità, razza di malvagi, figli corrotti! Hanno abbandonato il SIGNORE, hanno disprezzato il Santo d'Israele, hanno voltato le spalle e si sono allontanati. Per quale ragione colpirvi ancora? Aggiungereste altre rivolte. Tutto il capo è malato, tutto il cuore è languente. Dalla pianta del piede fino alla testa non c'è nulla di sano in esso: non ci sono che ferite, contusioni, piaghe aperte, che non sono state ripulite, né fasciate, né lenite con olio”  Isaia 1:2-6.

Un intero popolo “religioso” è raccolto in giudizio. L'intero universo è chiamato ad assistere a un processo in cui Dio stesso è il giudice e Giuda e Gerusalemme gli imputati. L'accusa è quella di essere stati uomini che si sono ribellati a Dio. Il popolo è colpevole di essere privo di discernimento e di aver abbandonato Dio. Come posizione dicevano di essere il suo popolo ma avevano di fatto disprezzato il Santo. I castighi di Dio non sono serviti, quantunque il corpo fosse ricoperto di ferite, contusioni, piaghe aperte.

Le parole “il Signore parla” ci rivelano ciò che è la profezia. La voce di Dio, la voce di Dio che dal niente ha fatto venire i mondi all'esistenza, ora parla al popolo disubbidiente, non per distruggerlo, ma per riportarlo a sé. La sua meravigliosa grazia brilla in questi versetti come in tutte le pagine della Bibbia. Con grande tenerezza Dio si era preso cura del popolo; Egli dice: Ho nutrito dei figli e li ho allevati, ma essi si sono ribellati a me. Malgrado tutte le testimonianze della Sua bontà Israele si è ribellato contro l'Eterno agendo in maniera peggiore delle bestie che non hanno intelligenza.

“Ascoltate la parola del SIGNORE, capi di Sodoma! Prestate orecchio alla legge del nostro Dio, popolo di Gomorra! Che m'importa dei vostri numerosi sacrifici?, dice il SIGNORE; io sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di bestie ingrassate; il sangue dei tori, degli agnelli e dei capri, io non lo gradisco. Quando venite a presentarvi davanti a me, chi vi ha chiesto di contaminare i miei cortili? Smettete di portare offerte inutili; l'incenso io lo detesto” 10-13.

E' incredibile leggere capi di Sodoma e popolo di Gomorra riferito a Giuda e Gerusalemme. Un accostamento inimmaginabile eppure sono così dinanzi agli occhi di Dio. Dio detesta i rituali che non sono accompagnati da una realtà interiore, i sacrifici senza ubbidienza. Malgrado la loro miseria morale si continuava  a mantenere un'apparenza di grande religiosità. Tutti offrivano sacrifici, entravano nei cortili della casa dell'Eterno per far salire l'incenso. Fintanto che gli uomini continueranno a vivere nel peccato, la loro presenza alle funzioni del tempo è un offesa alla santità della sua casa. L'iniquità unita all'assemblea solenne è qualcosa che Dio non può tollerare. Una religiosità puramente esteriore non è un vestito adatto a coprire l'iniquità.

Il Signore stesso siederà un giorno su di un grande trono bianco. Simbolo di purezza e passerà a giudicare tutti gli uomini.

“Poi vidi un grande trono bianco e colui che vi sedeva sopra. La terra e il cielo fuggirono dalla sua presenza e non ci fu più posto per loro.  E vidi i morti, grandi e piccoli, in piedi davanti al trono. I libri furono aperti, e fu aperto anche un altro libro che è il libro della vita; e i morti furono giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le loro opere...E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco” Apocalisse 20:12-15.

Grandi e piccoli, non è un rapporto di età ma di responsabilità. 

Dio prenderà possesso della storia e la esporrà secondo verità. Il Dio Santo ha cessato  di essere un Dio paziente e misericordioso. La misericordia è finita per sempre.

“Il giudice di tutta la terra non farà forse giustizia?” Genesi 18:25.

Potrete vedere Pilato dinanzi al trono bianco. Uomini potenti, re, dittatori e quanti sono riusciti con sotterfugi o denaro a sfuggire alle maglie della giustizia umana. Ci saranno anche uomini e donne cosi dette “per bene”, anche essi cadranno a terra dinanzi al Dio eterno, ma non ci sarà più misericordia essa è cessata.

“Hai fatto queste cose, io ho taciuto, e tu hai pensato che io fossi come te; ma io ti riprenderò, e ti metterò tutto davanti agli occhi” Salmo 50:21.