Non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede… poiché in esso la giustizia di Dio è rivelata da fede a fede, com’è scritto: “Il giusto per fede vivrà”.
Romani 1:16, 17
Martin Lutero (2)
Leggendo
la Bibbia, Lutero scoprì dunque la grandezza di Dio, la sua assoluta santità e
l’incapacità di ogni uomo di rispondere alle esigenze della Sua giustizia. Nel
1545, Lutero scrisse: “Infine Dio ebbe pietà di me. Cominciavo a capire,
leggendo il versetto di Romani 1:16-17, che il termine giustizia di Dio si riferisce non alla giustizia dell’uomo, perché
l’uomo non ne ha, ma a quella che Dio stesso dà, tramite la quale colui che la
riceve diventa giusto e vive grazie alla fede”. Questa giustizia che ci è offerta gratuitamente e che Dio
attribuisce a chi crede, è dovuta al sacrificio di Gesù Cristo alla croce, dove
Egli ha subìto il giudizio dei nostri peccati come nostro sostituto. Lutero
scrive ancora: “Mi sentii subito rinascere e mi sembrò di entrare in paradiso,
attraverso porte spalancate… Tanto avevo detestato il termine ‘giustizia di
Dio’ perché mi faceva paura, tanto mi rallegro adesso di questa parola così
dolce”. Lutero comprese anche di più: la “giustificazione”, cioè il fatto che
Dio renda giusto chi crede, non impedisce al credente di peccare, però da quel
momento lo spronerà a compiere le opere di Dio. Poiché egli è giustificato, e
dunque salvato, le opere buone diventano una conseguenza della salvezza, e non
un mezzo per ottenerla.
Lutero
ha riscoperto il senso della giustizia divina, così come la gratuità della
salvezza per fede. Queste importanti verità, che sono le basi del vero
cristianesimo, le ha scoperte nella Bibbia, Parola di Dio. Un suo detto è
diventato famoso: “Sola Scriptura!” (solo la Scrittura!”).
Difendi
anche tu l’autorità sovrana delle Sacre Scritture!