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martedì 5 gennaio 2021

05 gennaio - I frutti del sacrificio di Cristo

 “Il mio amico è per me come un grappolo di cipro delle vigne d’En-Ghedi”.

Cantico dei Cantici 1:14

 

I frutti del sacrificio di Cristo

 

Le vigne di En-Ghedi erano famose per la ricchezza dei frutti e le costose spezie. Ciò che era bello a vedersi, dolce e fragrante al gusto, lo si poteva trovare in abbondanza. La mirra stillante una linfa amara e l’henné dagli splendidi fiori, possono ricordarci le sofferenze del Signore Gesù e la Sua gloria, e portarci a pensare a Lui che “è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione” (Romani 4:25).

Niente ha mai dato un risultato più grande della croce di Cristo. Là, sul Signore innocente, il peccato è stato giudicato da Dio, secondo le esigenze della Sua gloria; ed ora, chi crede in Lui può essere perdonato dei suoi peccati perché il sangue di Gesù li ha cancellati. La croce di Cristo è il fondamento del nostro perdono, della nostra pace, della riconciliazione con Dio, e di ogni altra benedizione, sia nel tempo attuale, sia nell’eternità.

L’amore di Dio ha trionfato alla croce; e anche la santità e la giustizia, la verità e il diritto sono stati manifestati e glorificati. Su questo solido fondamento, il peccato e i peccati sono cancellati per chi li confessa e accetta Gesù come suo Salvatore. “Chi crede nel Figlio ha vita eterna; chi invece rifiuta di credere al Figlio non vedrà la vita, ma l’ira di Dio rimane su di lui” (Vangelo di Giovanni 3:36).

Ora, come Gesù è risuscitato, così sarà risuscitato anche ogni vero credente. La morte e la risurrezione di Cristo sono la base sicura e  infallibile della fede.