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domenica 10 gennaio 2021

10 gennaio - C’è un protocollo da seguire per incontrare Dio

 Egli (Gesù) può salvare perfettamente quelli che per mezzo di lui si avvicinano a Dio.

Ebrei 7:25

 

C’è un protocollo da seguire per incontrare Dio

 

Già molti anni fa, il capo delle guardie di una prigione della Macedonia fece questa domanda all’apostolo Paolo e al suo compagno Sila: “Che debbo fare per essere salvato?” La risposta che i due servitori del Signore gli hanno dato è inequivocabile: “Credi nel Signore Gesù, e sarai salvato” (Atti 16:30-31).

Perché la salvezza è vincolata alla fede personale? Perché Dio ha voluto metterla alla portata di tutti, senza eccezioni.

Nessuno dev’essere favorito dalla sua intelligenza o dalle ricchezze o dalla cultura. I peccatori, come siamo tutti noi, devono pentirsi per avvicinarsi a Dio. Ma devono anche andare a Lui con una fiducia totale nella Sua misericordia: “Se non diventate come i bambini – diceva Gesù – non entrerete nel regno dei cieli” (Matteo 18:3).

Un capo di Stato fissa di persona il protocollo che un visitatore deve seguire per incontrarlo. A maggior ragione, nessun altro all’infuori di Dio ha il diritto di decidere in quale maniera l’uomo può avvicinarsi a Lui. Allora, ringraziamolo per aver spalancato la porta del Suo cielo a degli esseri come noi eravamo! La Sua Parola potrebbe forse ingannarci? Essere increduli fa di Dio un bugiardo (leggere 1 Giovanni 1:9-13), e questo è un’ingiuria gravissima e imperdonabile.

“Se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore e avrai creduto con il cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato” (Romani 10:9).