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giovedì 14 gennaio 2021

Motivo di stupore

“Come molti, vedendolo, sono rimasti sbigottiti (tanto era disfatto il suo sembiante al punto da non sembrare più un uomo, e il suo aspetto al punto da non sembrare più un figlio d'uomo)” 

Isaia 52:14. 


Nella storia dell'umanità ci è stato un avvenimento al di fuori del comune, al di fuori di tutto ciò che ogni giorno sorprende e sconvolge gli uomini. E' l'abbassamento e l'umiliazione del Figliolo dell'uomo, soggetto di stupore anzitutto per gli angeli. Per la prima volta il Creatore viene visto in una “forma” così inaspettata. Quale forma? Quella di un piccolo fanciullo coricato in una mangiatoia, ma sarà ancora più strana, per gli angeli quando di abbassamento in abbassamento, vedranno il Figliolo di Dio al Getsemani, sulla croce e nella tomba. L' Evangelo, il suo contenuto è motivo di stupore per gli angeli “ora vi sono state annunciate da coloro che vi hanno predicato il vangelo, mediante lo Spirito Santo inviato dal cielo: cose nelle quali gli angeli bramano penetrare con i loro sguardi” 1Pietro 1:12. 

Anche i discepoli sono rimasti sbigottiti nel vedere le sue opere e nell'ascoltare i suoi insegnamenti, soprattutto quando parlò loro delle sofferenze e della morte alla quale doveva, consapevolmente, andare incontro “Mentre erano in cammino salendo a Gerusalemme, Gesù andava davanti a loro; essi erano turbati; quelli che seguivano erano pieni di timore. Egli prese di nuovo da parte i dodici, e cominciò a dir loro le cose che stavano per accadergli: Noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sarà dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi. Essi lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani” Marco 10:32-33.

E noi siamo rimasti sbigottiti d'essere stati così tanto amati? Che ci dice quel volto disfatto dalle sofferenze al punto da non sembrare più un uomo. Il viso dell'Uomo dei dolori testimonia di un amore più forte di tutta quella sofferenza. Cristo continua ad essere motivo di stupore per i suoi. Noi vediamo nel suo volto i segni lasciati dalla stanchezza estrema, una dedizione di cui l'uomo è stato il continuo oggetto. Il dolore che Egli ha portato, le sue sofferenze che ha patito, hanno lasciato tracce sul suo volto e più avanziamo nella nostra vita vita, più conosciamo i nostri cuori, più ciò che ha fatto per noi ci stupisce.

Ma verrà il momento nel quale desterà l'ammirazione delle nazioni.

“così molte saranno le nazioni di cui egli desterà l'ammirazione; i re chiuderanno la bocca davanti a lui, poiché vedranno quello che non era loro mai stato narrato, apprenderanno quello che non avevano udito” Isaia 52:15. 

Le sue glorie non saranno motivo di stupore per gli angeli perché per loro sono un'evidenza ma lo saranno per gli uomini. Questo contrasto fra ciò che vedranno e ciò che udranno della sua opera in salvezza sarà motivo di ammirazione. Udranno delle sue sofferenze del suo abbassamento e vedendolo ora nella posizione che aveva e che ha lasciato per amore dell'uomo rimarranno sbigottite.