Se mentre eravamo nemici, siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del Figlio suo, tanto più ora, che siamo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita.
Romani 5:10
Riconciliati con Dio
Queste quattro definizioni di Paolo in Romani 5 riassumono la
nostra condizione davanti a Dio:
– senza forza (v. 6)
– empi (v. 6)
– peccatori (v. 8)
– nemici (v. 10)
Ma ogni volta è aggiunto quello che Cristo ha fatto:
– Cristo è morto per gli empi (v. 6)
– Cristo è morto per noi
(v. 8)
– Siamo stati riconciliati mediante la morte del Figlio suo (v. 10)
Dio non è nemico dell’uomo; è l’uomo nemico di Dio. Se non c’è riconciliazione, l’ira di Dio un giorno si manifesterà, e la condanna sarà inevitabile. Avremmo mai potuto noi peccatori, di nostra iniziativa e con le nostre forze, riconciliarci con Dio? No. I peccatori sono “senza forza”. Solo Lui poteva fare un’opera di riconciliazione, e l’ha fatta per mezzo di Cristo. “Al Padre piacque di far abitare in lui tutta la pienezza e di riconciliare con sé tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della sua croce... E voi, ora Dio vi ha riconciliati nel corpo della carne di Lui, per mezzo della sua morte, per farvi comparire dinanzi a sé santi, senza difetto e irreprensibili” (Colossesi 1:19-22). “Tutto questo viene da Dio che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo… Vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio” (2 Corinzi 5:18-20).
Se per la Sua morte abbiamo trovato la pace con Dio, adesso che siamo Suoi figli e che Cristo vive in noi, possiamo avere la certezza di una salvezza completa.