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sabato 16 gennaio 2021

16 gennaio - John Newton, testimone della grazia di Dio (parte 1)

Certa è quest’affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo.

1        Timoteo 1:15

 

1. John Newton, testimone della grazia di Dio

 

Stupenda è la grazia del Signore                                  

che mi ha salvato, misero com’ero.                        

Ero perduto, ed essa mi ha trovato;                       

io ero cieco, ma in Cristo ora ci vedo.

 

La grazia del Signore m’ha insegnato              

ad avere timore del Suo nome;                           

d’ogni paura sono liberato,                               

perché ho riposto in Lui la mia fiducia.           

                                                                 

Questa è la traduzione delle parole d’un canto cristiano (“Amazing Grace”), molto conosciuto in Inghilterra e negli Stati Uniti, scritte da John Newton nel 1779. Esse sono un po’ lo specchio della sua vita.

Chi era John Newton? Nacque in Inghilterra nel 1725; aveva sei anni quando perse la madre, che era una donna credente. All’età di undici anni lavorò come mozzo sul veliero del padre, dimostrando una disubbidienza ostinata. Nel 1744 fu arruolato su una nave da guerra della Marina reale inglese. Disertò, venne catturato, frustato e rimosso dall’incarico; poi fu trasferito, dietro sua richiesta, su una nave che faceva la tratta degli schiavi. Venne sbarcato in Sierra Leone dove fu trattato da schiavo e crudelmente maltrattato. Fu poi liberato in seguito a un intervento del padre.

Nel 1748 lavorò come marinaio sulla nave Greyhound. Era talmente volgare e violento che il capitano, per quanto abituato a tali eccessi, ne rimase sconvolto. La situazione spirituale di John Newton sembrava disperata, ma Dio non l’aveva abbandonato.

(segue nel messaggio di domani)