Certa è quest’affermazione e degna di essere pienamente accettata: che Cristo Gesù è venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo.
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Timoteo 1:15
1. John Newton, testimone della grazia di Dio
Stupenda è la
grazia del Signore
che mi ha salvato, misero com’ero.
Ero perduto, ed essa mi ha trovato;
io ero cieco, ma in Cristo ora ci vedo.
La grazia del Signore m’ha insegnato
ad avere timore del Suo nome;
d’ogni paura sono liberato,
perché ho riposto in Lui la mia fiducia.
Questa è la traduzione delle parole d’un canto cristiano (“Amazing Grace”),
molto conosciuto in Inghilterra e negli Stati Uniti, scritte da John Newton nel 1779. Esse sono un po’ lo specchio della
sua vita.
Chi era John Newton? Nacque in Inghilterra nel 1725; aveva sei anni quando
perse la madre, che era una donna credente. All’età di undici anni lavorò come
mozzo sul veliero del padre, dimostrando una disubbidienza ostinata. Nel 1744
fu arruolato su una nave da guerra della Marina reale inglese. Disertò, venne
catturato, frustato e rimosso dall’incarico; poi fu trasferito, dietro sua
richiesta, su una nave che faceva la tratta degli schiavi. Venne sbarcato in
Sierra Leone dove fu trattato da schiavo e crudelmente maltrattato. Fu poi
liberato in seguito a un intervento del padre.
Nel 1748 lavorò come marinaio sulla nave Greyhound. Era talmente volgare e
violento che il capitano, per quanto abituato a tali eccessi, ne rimase
sconvolto. La situazione spirituale di John Newton sembrava disperata, ma Dio
non l’aveva abbandonato.
(segue nel messaggio di domani)