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sabato 30 gennaio 2021

30 gennaio - Il Signore Gesù e la sofferenza

Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore.

Apocalisse 21:3-4

 Il Signore Gesù e la sofferenza

 

Per chi riceve la testimonianza della vita di Gesù, non possono esserci dubbi sull’amore di Dio verso l’uomo. Ma Gesù non è più sulla terra, e noi continuiamo a convivere con le sofferenze, le malattie, i lutti…

Non dimentichiamo che la sofferenza e la morte che regnano nel mondo sono una conseguenza del peccato dell’uomo. Gesù non ha nascosto agli uomini il loro misero stato morale, ma questa verità è stata respinta, e gli uomini si sono sbarazzati di Lui condannandolo a morte. C’è da stupirsi se, dopo aver respinto Colui che Dio ha mandato, la situazione del mondo non faccia che peggiorare? Vorremmo considerare Dio responsabile di questo declino?

Consideriamo la croce del Signore. Quando l’odio dell’uomo si è scatenato contro di Lui, l’amore di Dio verso l’uomo si è manifestato nella maniera più evidente. In che modo? Direte voi. Perché Gesù, sulla croce, ha preso il posto dell’uomo colpevole e ha portato il giudizio che noi tutti meritavamo a causa del peccato. Con la sua morte, Gesù ha riportato una vittoria definitiva sul diavolo, perché libera dal suo potere tutti coloro che credono in Lui, e anche sulla morte, perché Lui è risuscitato ed è salito in cielo, e così sarà per tutti i credenti.

In questa attesa, la malattia e la sofferenza diventano un mezzo per imparare a conoscere il “Dio di ogni consolazione” (2 Corinzi 1:3), perché Lui solo può dare “una consolazione eterna e una buona speranza” (2 Tessalonicesi 2:16).