Per mezzo di Lui (Gesù Cristo) credete in Dio che l’ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria affinché la vostra fede e la vostra speranza siano in Dio.
1 Pietro 1:21
Tutto è per mezzo di Cristo
è per mezzo di Cristo,
l’Agnello di Dio, che adesso noi crediamo in Dio. Non è più soltanto perché
vediamo le meraviglie del creato, né perché sperimentiamo la provvidenza
divina, e neppure grazie alla legge che Dio aveva dato per mezzo di Mosè. Nella
persona di Cristo, Dio si è pienamente rivelato. Chi crede in Dio oggi deve
necessariamente credere in Gesù, perché “chiunque nega il Figlio non ha neppure
il Padre” (1 Giovanni 2:23).
Il sangue che Cristo, “l’Agnello di Dio
che toglie il peccato del mondo” (Giovanni 1:29), ha sparso quando è stato
messo in croce, è il fondamento di tutta l’opera che Dio ha compiuto in nostro
favore. Era necessario che fossimo
riscattati e purificati, e che la Sua morte ponesse fine al nostro stato in
quanto discendenti di Adamo: contaminati dal peccato.
Ma Dio ha risuscitato Gesù Cristo e gli ha
dato gloria. La nostra fiducia e la nostra speranza sono che Egli agirà nel
medesimo modo verso di noi. Dio, essendo stato glorificato dalla morte del Suo
Figlio, può con “giustizia” accoglierci, e darci un posto nella medesima gloria
nella quale Cristo si trova.
I
progetti di Dio prima che il mondo esistesse avevano Cristo come oggetto,
l’Agnello di Dio “già designato prima della creazione del mondo” (1 Pietro 1:20), manifestato in terra, morto, risorto, glorificato per noi.
L’apostolo Paolo poteva ben dire ai credenti: “Voi avete tutto pienamente in lui,
che è il capo di ogni principato e di ogni potenza” (Colossesi 2:10).
“Per mezzo di Gesù, dunque, offriamo continuamente a Dio un sacrificio di
lode: cioè, il frutto di labbra che confessano il suo nome” (Ebrei 13:15).