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sabato 9 gennaio 2021

09 gennaio - La morte, e poi?

 Dio lo risuscitò (Gesù), avendolo sciolto dagli angosciosi legami della morte, perché non era possibile che egli fosse da essa trattenuto.

Atti 2:24

La morte è stata sommersa nella vittoria.

1 Corinzi 15:54

 

La morte, e poi?

 

La morte è una realtà alla quale nessuno può sottrarsi. Spesso si cerca di eluderla. Alcuni respingono il pensiero della morte con ogni mezzo possibile; non vogliono occuparsene, anche se sanno che verrà pure il loro turno. Altri si persuadono che essa sia un punto finale: vivono con questa idea, e muoiono così.

Perché fare delle congetture, invece di ascoltare l’unico che sa le cose, cioè Dio? Cosa ci dice la Sua Parola?

– “Il salario del peccato è la morte” (Romani 6:23); dunque, la vera causa della morte sono i nostri peccati.

“È stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio” (Ebrei 9:27). La morte non è il traguardo finale, ma è la porta d’ingresso nell’aldilà, dove il nostro Creatore ci chiederà conto della nostra vita.

– “Gesù Cristo è venuto nel mondo per salvare i peccatori” (1 Timoteo 1:15). È morto, ma tre giorni dopo è risuscitato, ed ora è nel cielo. Egli ha preso su di Sé il castigo, dovuto al peccato, di tutti quelli che credono in Lui come Salvatore.

– “Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù” (Romani 8:1). Il pensiero del giorno della morte può non essere piacevole nemmeno per un credente, però la prospettiva del cielo e della casa del Padre che lo accoglie fanno di quel giorno un momento straordinario.