Ai nostri giorni, soprattutto nei paesi occidentali, nessuno può esemplificare meglio la ben diffusa angoscia di vivere, e specialmente la paura della morte, del comico Woody Allen che, come sua ammissione, guarda alla morte e al disfacimento con terrore. Per lui è addirittura un ossessione che cerca di esorcizzare: “Non è che ho paura di morire” scherza notoriamente, “solo che non voglio esserci quando accadrà”. Ma è così che si può risolvere questo problema? E' sufficiente usare dell'ironia per ottenere pace?
“Cristo Gesù, il quale ha distrutto la morte e ha messo in luce la vita e l'immortalità mediante il vangelo” 2 Timoteo 1:10.
Una delle più fantastiche affermazioni cristiane è che Gesù Cristo risuscitò dai morti: essa richiede fede; gli esseri umani hanno cercato con tutta la loro intelligenza e inventiva di sconfiggere la morte ma soltanto Cristo ne ha riportato la conquista, sia sconfiggendola con la sua resurrezione sia annullandone gli effetti per gli altri. I cristiani possono guardare con serenità al loro futuro, incontreranno un “nemico” (1 Cor.15:26), il “re degli spaventi” (Giobbe 18:14), questo è vero ma lo troveranno privo delle sue armi (1 Cor.15:55). Per loro essa rappresenterà solo un “cambio di abito”, il passaggio da un corpo carnale ad uno spirituale, e questa gran vittoria l'abbiamo ottenuta grazie all'opera che Cristo ha compiuto alla croce e alla sua resurrezione.
