O SIGNORE, fammi conoscere la mia fine e quale sia la misura dei miei giorni. Fa’ che io sappia quanto sono fragile.
Tu ritiri il loro fiato e muoiono, ritornano nella loro polvere.
Salmo 39:4; 104:29
Una morte improvvisa
Stamattina trovo un collega sotto choc: ha appena appreso dal giornale che il suo cardiologo è stato ucciso da un infarto. Eppure era un medico molto competente; l’aveva visitato la settimana prima e l’aveva tranquillizzato, ma non aveva potuto prevedere la propria morte!
Le
conversazioni si susseguono, tutti sono d’accordo nel dire che “non siamo
nulla!” Quanto ci vorrà per dimenticare questo avvenimento e non parlarne più?
Forse solo qualche giorno. Siamo così incostanti! Se la morte ci colpisce da
vicino, ci commuoviamo; poi preferiamo voltare pagina e occuparci di argomenti
che non ci turbino. Dio, tuttavia, si serve anche di questi avvenimenti per
invitarci a riflettere e a prepararci per il giorno della nostra morte.
Nessuno
di noi sa come se ne andrà, se a causa di una malattia o della vecchiaia o di
un incidente… Non bisogna quindi
aspettare di ammalarsi o di invecchiare per mettersi in regola con Dio, perché “è stabilito che gli uomini
muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio” (Ebrei 9:27).
Caro
amico, invece di essere il tuo Giudice domani, Gesù Cristo vuol essere il tuo
Salvatore oggi. Accetta la Sua grazia!
“Credi
nel Signore Gesù e sarai salvato” (Atti16:31).