Siete stati rigenerati non da
seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e
permanente di Dio.
1
Pietro 1:23
(Gesù)
diceva loro ancora: “Badate a ciò che udite”.
Marco
4:24
4.
La Parola di Dio, un seme
Ogni seme contiene un “germe” in
cui sono contenuti tutti gli elementi della futura vita della pianta. Messo nel
terreno, il seme manifesta la sua vitalità col germoglio che ne uscirà. È così
per la Parola di Dio: essa ha in se stessa una potenza di vita. Quando la
riceviamo e la crediamo, produce una vita nuova, data da Dio stesso.
Ce lo illustra la parabola del seminatore di Marco
4:1-25. La stessa semenza cade su quattro terreni diversi: lungo la strada,
sulla roccia, in mezzo alle spine e nella buona terra; e il risultato è,
ovviamente, molto diverso. Solo la buona terra permette al seme di portare il
suo frutto.
Qual è il significato di questi
quattro terreni? Gesù stesso lo spiega. La
strada rappresenta un cuore nel quale i piaceri e le distrazioni del mondo
occupano tutto lo spazio. Si ode la parola di Dio, ma non le si presta
attenzione. L’amore di Cristo e il Suo messaggio di grazia lasciano
indifferenti. Sul terreno roccioso la
pianta germoglia rapidamente ma, non avendo radice, non tarda a seccare. Sono
coloro che hanno solo una forma religiosa, superficiale, esteriore. Appena
sopraggiunge la prova, rinnegano tutto quello che avevano professato di
credere. Le spine rappresentano le
preoccupazioni e la seduzione delle ricchezze che soffocano la Parola di Dio
nel cuore di chi l’ha ascoltata. Ma c’è anche la buona terra; essa è “il cuore onesto e buono” (Luca 8:15) di chi
riconosce le proprie colpe, sente il
bisogno del perdono e dell’amore di Dio, e cerca di mettere in pratica il
messaggio del Vangelo.
A quale
terreno assomiglia il mio cuore? E il tuo?