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lunedì 9 agosto 2021

09 agosto - 4. La Parola di Dio, un seme

Siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, cioè mediante la parola vivente e permanente di Dio.

1 Pietro 1:23

 

(Gesù) diceva loro ancora: “Badate a ciò che udite”.

Marco 4:24

 

4. La Parola di Dio, un seme

 

Ogni seme contiene un “germe” in cui sono contenuti tutti gli elementi della futura vita della pianta. Messo nel terreno, il seme manifesta la sua vitalità col germoglio che ne uscirà. È così per la Parola di Dio: essa ha in se stessa una potenza di vita. Quando la riceviamo e la crediamo, produce una vita nuova, data da Dio stesso.

Ce lo illustra la parabola del seminatore di Marco 4:1-25. La stessa semenza cade su quattro terreni diversi: lungo la strada, sulla roccia, in mezzo alle spine e nella buona terra; e il risultato è, ovviamente, molto diverso. Solo la buona terra permette al seme di portare il suo frutto.

Qual è il significato di questi quattro terreni? Gesù stesso lo spiega. La strada rappresenta un cuore nel quale i piaceri e le distrazioni del mondo occupano tutto lo spazio. Si ode la parola di Dio, ma non le si presta attenzione. L’amore di Cristo e il Suo messaggio di grazia lasciano indifferenti. Sul terreno roccioso la pianta germoglia rapidamente ma, non avendo radice, non tarda a seccare. Sono coloro che hanno solo una forma religiosa, superficiale, esteriore. Appena sopraggiunge la prova, rinnegano tutto quello che avevano professato di credere. Le spine rappresentano le preoccupazioni e la seduzione delle ricchezze che soffocano la Parola di Dio nel cuore di chi l’ha ascoltata. Ma c’è anche la buona terra; essa è “il cuore onesto e buono” (Luca 8:15) di chi riconosce le proprie colpe, sente il bisogno del perdono e dell’amore di Dio, e cerca di mettere in pratica il messaggio del Vangelo. 
A quale terreno assomiglia il mio cuore? E il tuo?