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lunedì 23 agosto 2021

23 agosto - Declino e progresso

Anche se il nostro uomo esteriore si va disfacendo, il nostro uomo interiore si rinnova di giorno in giorno… mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiché le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.

2 Corinzi 4:16-18

 

Declino e progresso

 

Sto invecchiando, il mio fisico lo dimostra. Ho difficoltà a leggere, l’udito è diminuito e in una conversazione di gruppo mi sento isolata. Anche la memoria comincia a far difetto… So benissimo che questa è un’evoluzione irreversibile e che non ritroverò mai più le facoltà della mia giovinezza!

Che devo fare? Lamentarmi o lasciarmi andare al fatalismo? Ripiegarmi su me stessa e deprimermi? No! Sono credente e chiedo a Dio che la diminuzione delle mie facoltà sia accompagnata da una maggior fiducia in Lui. Gli chiedo una fede rinnovata per discernere le cose che non si vedono, e di rendere più viva in me la speranza di essere con Gesù nella casa del Padre. Gli chiedo di poter riconoscere sempre meglio la Sua voce, nella Sua Parola e in ogni situazione della mia vita. Gli chiedo inoltre un ricordo sempre più vivo dell’opera del Signore per me, delle Sue cure e delle Sue liberazioni passate.

Pur nell’inevitabile declino, dovuto all’avanzare degli anni, il cristiano ha il privilegio e la possibilità di conoscere meglio Gesù come suo Pastore e suo Amico, pronto a comprenderlo, a sostenerlo, a fargli già godere il cielo dove presto entrerà. Allora volgerà alle cose presenti e visibili uno sguardo ben diverso. Il Salvatore sosterrà la sua fede, anche nelle difficoltà legate all’invecchiamento del corpo. “Benedici anima mia il Signore… Egli ti corona di bontà e di compassioni; egli sazia di beni la tua esistenza e ti fa ringiovanire come l’aquila” (Salmo 103:2-5).