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sabato 28 agosto 2021

28 agosto - La meta del cristiano

Non c’è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù.

Romani 8:1

 

(L’apostolo Paolo scrive:) Corro verso la meta per ottenere il premio della celeste vocazione in Cristo Gesù.

Filippesi 3:14

 

La meta del cristiano

 

L’apostolo Paolo, nella città di Atene, davanti a un gruppo di filosofi greci ha detto: “Dio… ora comanda agli uomini che tutti, in ogni luogo, si ravvedano, perché ha fissato un giorno, nel quale giudicherà il mondo con giustizia, per mezzo dell’uomo ch’egli ha stabilito, e ne ha dato sicura prova a tutti, risuscitandolo dai morti” (Atti 17:30, 31).

Verrà un giorno in cui tutti dovranno rendere conto della loro vita terrena a Gesù, il sovrano Giudice. Come potremo presentarci di fronte alla Sua signoria? Non con i nostri meriti, certo, perché non ne abbiamo, né con la nostra sapienza e neppure con le nostre buone opere.

Poiché siamo tutti peccatori per natura, in vista di quel giorno ci vuole prima di tutto il pentimento, e poi bisogna accettare l’opera di salvezza compiuta da Gesù alla croce. Questo ci mette al riparo dal giudizio,  questo è l’unico modo che Dio ci insegna per evitare la Sua condanna.

È la buona notizia che il Vangelo proclama: per mezzo della fede in Gesù Cristo ci è offerta la vita eterna. Possiamo vivere eternamente con Lui, nella gioia e nella pace della Sua presenza. Per il credente, tutta la sua vita, fatta d’esperienze belle ma a volte anche penose, ha una meta sicura: il cielo. E come Gesù è stato risuscitato e si trova in cielo, così quelli che credono in Lui saranno là un giorno. Accontentarsi di vivere con la sola prospettiva del giudizio è una cosa terribile. Niente al mondo può essere paragonato all’eternità con Gesù. Questa è la meta sicura di ogni vero cristiano.