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mercoledì 11 agosto 2021

11 agosto - Giusti davanti a Dio

(Cristo) morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per sé stessi ma per colui che è  morto e risuscitato per loro.

2 Corinzi 5:15

 

(Dio) è giusto e giustifica colui che ha fede in Gesù.

Romani 3:26

 

Giusti davanti a Dio

 

La Bibbia dichiara che il peccato ci separa da Dio e che coloro che peccano ricevono il “salario” del peccato, ossia la morte (Romani 6:23). Tutti gli uomini hanno peccato e, di conseguenza, sono colpevoli davanti a Dio. Questo ci porta a chiederci: perché l’uomo pecca? La Parola di Dio ci dà la risposta: perché, per natura, è ribelle al suo Creatore e portato a trasgredire la Sua volontà. “Il cuore è ingannevole più di ogni altra cosa, e insanabilmente maligno” (Geremia 17:9). Il Signore Gesù dice: “È dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza” (Marco 7:21, 22).

Dopo aver disubbidito a Dio, il primo uomo, Adamo, ha trasmesso la sua natura di peccatore a tutti i suoi discendenti, dunque a tutta l’umanità. Allora Dio, per amore per la Sua creatura perduta, ha mandato sulla terra un Uomo perfetto, Gesù Cristo, il Suo Figlio, che l’apostolo Paolo definisce “il secondo uomo” (1 Corinzi 15:47). È grazie al Suo sacrificio, alla Sua morte sulla croce, che Dio può comunicare la vita eterna a coloro che credono in Lui. Tutti quelli che accettano il Signore Gesù come Salvatore ricevono il perdono dei loro peccati e, resi giusti da Dio stesso, possono dire: Abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo(Romani 5:1). Quanto alla sua natura umana un vero cristiano non è migliore degli altri, ma ha ricevuto, alla conversione, una natura nuova, e ha il privilegio, ma anche la responsabilità, di lasciar vivere in sé questa vita nuova che è divina e che deve manifestare i suoi frutti alla gloria di Dio.