Chiunque si adira contro suo fratello, senza motivo, sarà sottoposto al tribunale.
Matteo
5:22
Il Signore, nostro Dio, è santo.
Salmo
99:9
Pesanti
conseguenze
Un ragazzo in moto tenta di
strappare la borsetta di mano a una ragazza. Lei cerca di trattenere la borsa e
cade; con la testa urta il marciapiede… l’ha uccisa! In pochi istanti, parenti
e amici della ragazza sono sprofondati nel lutto e nel dolore. In pochi istanti
anche la vita del giovane motociclista non è più quella di prima. Da ladro, è
diventato omicida.
Questo triste fatto ci colpisce e
ci fa sentire la terribile gravità del peccato. Si può pensare che il furto di
una borsetta non sia molto grave. Ma possiamo forse misurarne le conseguenze?
Un piccolo furto, o un gesto violento, o una parola avventata, o una bugia,
siamo in grado di controllarli? Possiamo sempre rimediare ai danni?
Ma non bisogna misurare la
gravità di un peccato solo in base alle sue conseguenze. Davanti a Dio, che è
perfettamente santo, nessun peccato può essere definito “piccolo”. Un solo
peccato, piccolo o grande che sia a giudizio umano, ci chiude per sempre
l’accesso al cielo. Come fare? Ci ha pensato Dio! Ha mandato il Suo diletto
Figlio in questo mondo e Lui, innocente, ha preso su di Sé il giudizio che i
nostri peccati meritavano. Dio l’ha punito al posto di tutti coloro che
l’accettano come Salvatore, e dunque, per
chi crede in Gesù, la questione del suo peccato è regolata e risolta.
“Il salario del peccato è la
morte, ma il dono di Dio è la vita
eterna in Cristo Gesù, nostro Signore” (Romani 6:23).