Sbarazzandovi di ogni cattiveria, di ogni frode, di ogni ipocrisia.
1 Pietro 2:1
Chi agisce con inganno non abiterà
nella mia casa.
Salmo 101:7
2. “Contato, contato, pesato,
diviso”
Nella Bibbia ci sono molti
riferimenti ai pesi e alle misure. C’è il peso dell’oro, dell’argento e del
rame per gli oggetti sacri, dei vari aromi che componevano il profumo per
l’unzione dei sacerdoti (Esodo 30:23-25), del fior di farina e dell’olio
dell’offerta quotidiana (39:38-40). Le quantità e i pesi erano dettati da Dio
stesso e la bilancia usata nel santuario dava misure assolutamente esatte.
Quelle misure furono scrupolosamente rispettate da Mosè, e guai a lui e a tutto
il popolo se non fosse stato così.
Nella vita quotidiana di quei tempi
e negli scambi commerciali erano usati costantemente pesi e misure; ma chi
controllava se gli “strumenti” erano giusti? Era una questione di coscienza, di onestà e di timore di Dio. “La bilancia falsa è un
abominio per il SIGNORE, ma il peso giusto gli è gradito”, è scritto in Proverbi (11:1). E
questo gli Ebrei l’hanno sempre saputo; purtroppo, però, non sempre ne hanno
tenuto conto, e molto spesso i principi di onestà e di giustizia venivano meno.
“Efraim è un cananeo che tiene in mano bilance false; egli ama ingannare”, deve
dire il profeta (Osea 12:8). “Voi che dite: Quando finirà il sabato perché
possiamo aprire i granai… e usare bilance false per frodare?... Il SIGNORE l’ha
giurato: Non dimenticherò mai nessuna delle vostre opere” (Amos 8:5).
Disonestà e frode oggi sono
frequenti, e chi commette tali peccati dovrà un giorno rendere conto a Dio. Non
solo chi lavora nel commercio, ma tutti noi che conosciamo il Signore dobbiamo
essere particolarmente vigilanti e dimostrare con assoluta onestà che siamo
figli di un Dio giusto e santo.
(segue)