“Tutti coloro che credono… sono giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che è in Cristo Gesù” Romani 3:22-24
Se rifiuto un dono, me ne privo e anche offendo il donatore. Più il dono è prezioso, più è grande la perdita per chi lo respinge e più grande è l’offesa fatta a chi lo ha donato. Dio ha donato nientemeno che il Figlio Suo con lo scopo di salvare tutti quelli che credono in Lui. Non credere equivale a respingere e disprezzare il dono di Dio. Che perdita per noi! Che affronto per Lui!
Eppure, molti non vogliono saperne del dono di Dio. Come mai? Qual è l’ostacolo? Spesso è l’indifferenza dovuta al materialismo nel quale viviamo. Ma c’è anche una ragione più nascosta. Dio è un Dio di bontà ma è anche santo, e la nostra coscienza non è a proprio agio a questo riguardo. Allora, alcuni pensano di poter presentare a Dio delle buone azioni, con l’idea che Lui li possa gradire e accettare come “giusti” e quindi meritevoli della salvezza. Ma la Parola di Dio dichiara: “Non c’è nessun giusto, neppure uno” (Romani 3:11). Ai peccatori, Dio deve solo fare grazia, e per definizione la grazia è un favore concesso a quelli che non meritano altro che la condanna.
Le numerose religioni inventate dagli uomini prescrivono di fare qualcosa per meritare il perdono di Dio per i peccati commessi, ma nessuno può incontrare Dio su questa base. Soltanto l’Evangelo, che annuncia il sacrificio di Gesù Cristo alla croce, indica la via per ottenere il perdono. E questa via è Lui stesso, creduto, ricevuto nel cuore, amato, ubbidito. Egli ha detto: “Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (Giovanni 14:6).