Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno.
Romani
13:13
“Come
in pieno giorno”
Comportarsi
“come in pieno giorno” significa agire
come se si fosse visti da tutti, fare le cose, come a volte si dice, “alla luce
del sole”, con la coscienza tranquilla. E significa anche parlare come se tutti
ascoltassero, senza dover temere il giudizio degli altri o perdere la loro
stima. Chi è moralmente onesto non ha né da nascondersi né da ricorrere a
sotterfugi, non usa espedienti astuti, non si serve di proposte ingannevoli per
ottenerne un vantaggio personale.
L’onestà
è una dote rara ai nostri giorni. La nostra società sta diventando sempre più
egoista e violenta, e fra le cause, anche se pochi lo vorranno ammettere, c’è
in primo piano il rifiuto di Dio e dei Suoi insegnamenti. Si direbbe che gli
esseri umani stiano mettendo fuori, senza alcun freno, tutto il male che cova
nei loro cuori; perché, diceva Gesù, “è dal di dentro, dal cuore degli uomini,
che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie,
malvagità, frode…” (Marco 7:21).
Siamo
sempre più stupiti della spavalderia e dell’indifferenza di quelli che sono
sorpresi a delinquere e i cui nomi compaiono sulle pagine dei giornali. Dov’è
andata a finire la dignità personale? Che fine ha fatto il senso dell’onore?
Una
società analoga c’era in Israele nei momenti più bui della sua storia, e Dio ha
dovuto inviare a più riprese dei profeti per esortare, riprendere, invitare al
pentimento; ma anche per annunciare i Suoi castighi se non si fossero
ravveduti. Purtroppo non si sono ravveduti, e i castighi, anche terribili, non
sono mancati. Non mancheranno nemmeno sulla Chiesa e sulla corrotta società
odierna, perché la pazienza di Dio ha un limite. Ma oggi è ancora possibile ravvedersi e credere. Domani può
essere troppo tardi.