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giovedì 10 febbraio 2022

Vicino al baratro

Ci sei stato?

Sei stato chiamato a stare sulla linea sottile che separa la vita e la morte?

Sei mai stato sveglio di notte, vicino ad un letto d'ospedale, con gli occhi fissi su un corpo inerte e ai macchinari che cercano di tenerlo in vita?

Ci sei stato?

Hai mai osservato la malattia corrodere lentamente il corpo di un tuo amico?

Ha mai fissato incredulo una bara di legno contenete qualcuno che non ti saresti mai aspettato di vedere lì?

Il fondo del baratro non è visibile ma incute spavento.

Le lacrime bruciano e le parole escono a fatica mentre i visitatori del baratro sono costretti a fissare il burrone.

Lì nessuno si preoccupa di salari o di carriera. I personaggi di successo e i falliti si confondono. 

Quando gli uomini stanno accanto a questo baratro senza età, tutti i giochi e i travestimenti della vita sembrano tristemente sciocchi.

E' un luogo privo di speranza, dove si odono spesso quelle dolorose domande: “Perché? A che scopo?” rimbalzare senza ottenere risposta.

Siamo semplicemente umani tutti risucchiati inesorabilmente verso questo baratro. 

Come sarebbe confortante ascoltare parole incoraggianti, convincenti. Come sarebbe bello, avere delle certezze.

“Gesù dunque, arrivato, trovò che Lazzaro era già da quattro giorni nel sepolcro... Come Marta ebbe udito che Gesù veniva, gli andò incontro...Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà”  Giovanni 11:17-25.

“Io sono la risurrezione e la vita...Credi tu questo?”

Marta rispose sì, e poté assistere ad un anteprima.

“Gesù ...gridò ad alta voce: «Lazzaro, vieni fuori!» Il morto uscì” v.44. 

La morte è stata depredata delle sue armi. Le chiavi della morte e dell'Ades non sono nelle sue mani. Non è lei che ha vinto.

Ho visitato di recente un cimitero, le tombe si assomigliano tutte. Date scritte in vari caratteri, con un “qui giace” come frase iniziale.

Ma come è diverso l'epitaffio sulla tomba di Gesù! 

Esso non è scritto a lettere dorate o inciso su una pietra; esso fu pronunziato da la bocca di un angelo ed è esattamente il contrario di quello che è posto su tutte le altre tombe: “Egli non è qui, poiché è risuscitato come aveva detto”. Matteo 28:6.