Chi crede in lui (Gesù Cristo) non è giudicato; chi non crede è già giudicato… Il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo e gli uomini hanno preferito le tenebre alla luce perché le loro opere erano malvagie.
Giovanni
3:18-19
Chiunque crede in lui (Gesù Cristo) riceve il perdono dei
peccati.
Atti 10:45
5. “Contato, contato, pesato,
diviso”
Come può allora Dio ricevere nel
Suo cielo delle persone tarate dal peccato, come noi tutti siamo? Perché la Sua
Parola è chiara: sia nel Vecchio che nel Nuovo Testamento l’essere umano è
definito peccatore. “Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti, non c’è nessuno
che faccia il bene” (Salmo 14:2), scrive Davide. “Non c’è distinzione”, scrive
l’apostolo Paolo, “tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio”
(Romani 3:23). A questo punto ecco intervenire la grazia di Dio; Dio ha mandato
il Suo Figlio Gesù Cristo nel mondo, e ha punito su di Lui, alla croce, tutti i
nostri peccati. A noi non resta che credere; la salvezza è per grazia, mediante la fede; “non è in virtù di
opere, affinché nessuno se ne vanti” (Efesini 2:8).
Se abbiamo accettato Gesù come
nostro Salvatore, siamo strettamente uniti a Lui; Dio vede il valore infinito
dell’opera Sua, del Suo sangue versato, del Suo amore per noi.
Il “peso” nella bilancia di Dio,
allora, non è quello delle nostre buone intenzioni o dei nostri meriti, ma
quello della Sua gloriosa Persona e del Suo sacrificio perfetto, che sono per
chi crede in Lui la garanzia della piena approvazione di Dio e la sicurezza che
vedrà realizzarsi tutte le Sue promesse.