Il Signore, vedutala, ebbe pietà di lei e le disse: «Non piangere!»
Luca
7:13
Quand’ero turbato da grandi
preoccupazioni, il tuo conforto ha alleviato l’anima mia.
Salmo 94:19
La simpatia divina
Ad ogni passo, Gesù
incontrava sofferenze e morte, conseguenze del peccato dell’umanità.
Profondamente toccato, poteva asciugare le lacrime come fece con quella povera
vedova, in lutto per la morte del suo unico figlio (Luca 7:13). In casa del
fariseo (Luca 7:36-50) promise il perdono e la pace a una donna peccatrice che
si era buttata ai Suoi piedi piangendo. E così in molte altre occasioni. Nei
Vangeli troviamo spesso questo agire compassionevole del Signore. Quelli che lo
hanno conosciuto hanno sentito la Sua profonda simpatia; nella loro angoscia,
si affidavano a Lui. E ogni volta hanno fatto l’esperienza delle cure e del
conforto che solo Lui può dare. Egli
“misura” la prova, la comprende e se ne fa carico, e fa dono delle Sue
divine consolazioni.
Sebbene
non vediamo il Signore come lo vedevano i discepoli, anche noi oggi mediante la
fede possiamo sentire la realtà della Sua comprensione e del Suo conforto. Per
mezzo di Lui avremo la forza di lasciare la tomba in cui riposa una persona
amata e deporre ai Suoi piedi la nostra tristezza. Lì non saremo delusi. Gesù
comprende molto bene i cuori oppressi dal dolore. Egli è sempre in ascolto, pronto
a rispondere, a soccorrere, a consolare chi si affida a Lui che di sofferenze
ne ha sopportate tante!