Seguici anche su Facebook!

Seguici anche su Facebook! Unisciti al Gruppo cliccando su:
https://www.facebook.com/groups/287768858057968/

domenica 27 febbraio 2022

27 febbraio - Vivere per il Signore

Egli (Cristo) morì per tutti, affinché quelli che vivono non vivano più per se stessi, ma per colui che è morto e risuscitato per loro.

2 Corinzi 5:15

 

Vivere per il Signore

 

Vivere per il Signore non dev’essere un impegno limitato nel tempo, ma deve durare tutta la vita. Non è una costrizione o un obbligo che si deve per forza rispettare, ma un privilegio. Non comporta neppure un isolamento dal contesto nel quale viviamo normalmente (famiglia, lavoro ecc.), ma si tratta di servire Lui proprio nella vita di tutti i giorni e nell’ambiente in cui ci troviamo. Anche nelle nostre attività quotidiane dobbiamo avere in vista il Signore e agire non soltanto “nel nome del Signore Gesù”, il che mette l’accento sulla nostra responsabilità, ma “come per il Signore”, per amore per Lui e per servirlo (Colossesi 3:17, 23).

Certo, Dio può dare a qualcuno dei “doni” particolari e chiamarlo a servirlo in maniera esclusiva, con una destinazione e uno scopo specifici, come ad esempio a svolgere attività missionaria in Paesi lontani; ma il Signore chiede a tutti noi credenti di consacrare a Lui la nostra vita, di vivere per Lui la nostra quotidianità.

Il credente vive separato dal male, ma non si accontenta di questo. Oltre a non  fare il male fa il bene, secondo quanto scrive l’apostolo Paolo: “Aborrite il male e attenetevi fermamente al bene”; “non lasciarti vincere dal male, ma vinci il male con il bene” (Romani 12:9, 21). La vita del credente non è una vita ascetica, contemplativa, ma una vita attiva. Il vero cristiano non vive nell’isolamento. Egli non è del mondo, e quindi non ne persegue gli scopi e non ne condivide i valori, ma è nel mondo (Giovanni 17: 14, 18), e proprio in questo mondo è chiamato a vivere per Colui che è morto e risuscitato per lui.