Gesù gli disse: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre”.
Giovanni 14:9
“Tu non mi hai conosciuto?”
Da quando Gesù gli aveva detto “seguimi”, Filippo l’aveva seguito e aveva
testimoniato di aver trovato il Messia. Poi, per tre anni, questo discepolo è
vissuto in compagnia di Gesù. Ha ascoltato il Suo insegnamento e visto i Suoi
miracoli. Ha persino udito Pietro dichiarare: “Tu sei il Figlio del Dio
vivente” (Matteo 16:16).
Ma Filippo non aveva colto l’essenziale del messaggio di Gesù e il valore
della Sua presenza. Gli chiede: “Mostraci il Padre e ci basta” (Giovanni 14:8).
Gesù gli risponde: “Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto,
Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre”.
Questa domanda è rivolta anche a noi: Come conosciamo Gesù? Come un grande
della terra o come il fondatore d’una religione? Tutto questo non basta; ciò
che conta è conoscerlo come Figlio di
Dio, il vivente, il Signore, venuto in terra a pagare per i miei peccati.
Filippo non aveva afferrato che Gesù rivelava Dio perfettamente. Vedendo
Gesù, si percepisce Dio, il Padre, così come ha voluto farsi conoscere. Chi
desidera avvicinarsi a Gesù in ogni umiltà e sincerità scopre chi è Dio. Andare
a Gesù è l’unica strada per arrivare a Dio. Egli è l’unico intermediario,
l’unico mediatore fra Dio e gli uomini; è l’uomo Cristo Gesù, che ha dato se
stesso come riscatto per tutti (1 Timoteo 2:5, 6).
Conoscere il Signore è l’inizio e, allo stesso tempo, il proseguimento
della vita cristiana. Quali progressi ho fatto nella conoscenza di Gesù da
quando Lui mi ha trovato? Mi lascio io “trasformare nella sua stessa immagine”,
come scriveva l’apostolo Paolo? (2 Corinzi 3:18).